Lo scorso anno il 40,9% dell’elettricità mondiale è stato prodotta utilizzando fonti di energia non proveniente da fonti fossili, andando a far registrare un nuovo record. Lo rivela uno studio intitolato Global Electricity Review, prodotto dal centro studi sull'energia globale Ember sulla base dei dati provenienti dagli 88 Paesi maggiormente consumatori di energia elettrica, che coprono il 93% della domanda elettrica globale. Il motore principale della crescita è rappresentato dalle energie rinnovabili, che nel 2024 hanno registrato un incremento di 858 terawattora (TWh) rispetto all’anno prec...
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Credo che la percentuale dell’utilizzo e relativa produzione di energia da fonti rinnovabili sia molto al di sotto del 40% dichiarato nell’articolo . In diverse piattaforme dedicate si parla sempre di un massimo del 20% , per cui ciò che fa andare avanti le produzioni industriali sono ancora le fonti fossili che coprono oltre l’80%. D’altronde pensare che gli enormi server di supporto a tutta la nuova tecnologia tipo AI e domotica da qui in avanti sia possibile farla funzionare con il Green e’ un po’ bizzarro . Anche perché non ci sarebbe più bisogno di scatenare guerre come invece è in questa epoca . Davanti Gaza c’è uno dei più grossi giacimenti di gas come anche in Russia le più grosse riserve di gas e petrolio sono lì. Quindi con il Green non si va da nessuna parte se non a creare altro disfacimento ambientale inutile . La soluzione ci sarebbe , ma Rubbia e Zichichi sono inascoltati !
Il fotovoltaico in Italia, ancorché sovvenzionato dallo Stato al 50% con detraibilità decennale, non conviene mai se tutta l’ energia prodotta non viene utilizzata personalmente. Il che prevede la necessità di avere delle forme di accumulo ( batterie: Tesla o Huawei…), che raddoppiano mediamente il costo dell’ impianto e l’ utilizzo di un veicolo elettrico che costa mediamente un 30% in più di un veicolo a combustione, con un valore dell’ usato dopo 8 anni pari a zero. Senza accumulo l’ energia fornita alla rete viene pagata da Terna con 4,3 miserabili centesimi per chilowattora e quando la richiesta di energia cala drasticamente (fine settimana, festività, ferie, scioperi, cassa integrazione etc.) l’ energia prodotta non può essere immessa nella rete perché arrivati a 253-254 volt l’ inverter va in blocco e i pannelli sul tetto invece che produrre stanno lì ad abbronzarsi…
a prima vista le rinnovabili sembrano una buona tecnologia, ma nessuno considera quanto costa al pianeta il processo di produzione di questi componenti ? ci sono studi che danno il rapporto costo/beneficio prossimo a 2/1.