A Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, Solvay sta riuscendo nel tentativo di non arrivare al processo per disastro ambientale colposo, negoziando patteggiamenti che metteranno tutto a tacere. L’ultimo di questi è giunto proprio dal Comune di Alessandria, capoluogo di provincia, che ha accettato il risacrimento di 100 mila euro proposto dalla multinazionale Syensqo (ex Solvay): considerato il numero di cittadini, si tratta di appena un euro ad abitante. Una cifra meno che irrisoria, a fronte del danno comportato dall’azienda, che per anni ha contaminato le acque della zona con i PFAS, sostanze chimiche in grado di accumularsi nell’organismo umano senza degradarsi e associate tumori, disturbi ormonali e patologie cardiovascolari. Il patteggiamento di Alessandria potrebbe ora spalancare le porte ad altri previsti e attesi, ovvero quelli della Regione Piemonte e del ministero dell’Ambiente.
Così, il processo contro contro Solvay (Syensqo) ad Alessandria, nell’ambito del quale le istituzioni pubbliche, i comitati e le associazioni ambientaliste si erano dichiarate parti civili, non vedrà probabilmente mai la luce. Il primo a patteggiare era stato il Comune di Montecastello: come spiegato dal giornalista e attivista Lino Balza nell’ambito dell’inchiesta de L’Indipendente, il Comune ha accettato circa 100 mila euro di risarcimento, nonostante fosse stato accertato il danno da inquinamento eccessivo da PFAS che ha comportato la chiusura del proprio acquedotto. La settimana scorsa, anche il Comune di Alessandria ha accettato una proposta di risarcimento da parte della multinazionale Syensqo (ex Solvay), pari anch’esso a 100 mila euro – l’equivalente di un euro ad abitante. Il processo per disastro ambientale colposo vedeva tra gli imputati gli ex direttori dello stabilimento di Spinetta, Stefano Bigini e Andrea Diotto. Come riporta Rete Ambientalista, il Sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha dichiarato che tale cifra sarà utilizzata per il «monitoraggio ambientale del Comune» e per far «fronte ai lavori straordinari che interesseranno i cimiteri cittadini».
L’accordo stipulato tra il Comune di Alessandria e Solvay ha un peso differente rispetto a quello realizzato con il Comune di Montecastello (274 abitanti), in quanto Alessandria è capoluogo di provincia e gode senz’altro di maggiore peso politico. E se l’istituzione pubblica più vicina al cittadino si arrende allo strapotere della multinazionale, il rischio è che questo possa costituire un apripista per la Regione Piemonte e il ministero dell’Ambiente, enti più grandi ma anche più lontani dalla cittadinanza. Contattato telefonicamente da L’Indipendente, Balza ha riferito che la notizia del patteggiamento tra Solvay e Regione Piemonte potrebbe arrivare tra non molto e che la cifra (irrisoria anch’essa) dovrebbe aggirarsi sui 500.000 euro.
A fronte di ciò, tuttavia, rimane il fatto che l’emergenza eco-sanitaria non avrà fine – e, probabilmente, rimarrà anche senza colpevoli, grazie al potere della multinazionale. Un potere che, spiega Balza, può arrivare a rompere anche il fronte di protesta. Le associazioni Medicina Democratica, WWF e ProNatura non avrebbero infatti rifiutato pubblicamente il patteggiamento offerto da Solvay ai comitati e alle associazioni ambientaliste che nel procedimento giudiziario si sono dichiarate parte civile, come invece fatto da Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Greenpeace, Legambiente, ComitatoStopSolvay, Anemos, e Vivere in Fraschetta. Nel frattempo, sottolinea Blaza, Ilhham Kadri, Presidente di Syensqo (ex Solvay), avrebbe ricevuto 27,5 milioni di euro in bonus negli ultimi due anni, in attesa di quello da 7,5 milioni di euro che potrebbe ottenere ad inizio anno prossimo. Nel frattempo, l’ambiente viene devastato e le persone si ammalano e muoiono. E tutto continua come se niente fosse.
Qui in Italia si continua a nascondere la testa sotto la sabbia e si fa finta d’aver vinto la guerra e di esserci liberati 😂🤣💩⚰️, invece di dire che l’abbiamo persa più malamente di qualunque altro paese nella storia umana e che quindi oggi siamo alla fine della catena gerarchica e quelli che devono mangiare il cibo dei topi, quando non il veleno, così almeno la gente saprebbe e si difenderebbe.
Continuate con gli USA che ci hanno liberato dai leaders se pur pessimi ma nostri, così nessuno capisca mai niente, che siamo invasi, comandati e maltrattati e in via d’estinzione per volontà dei vincitori che in pieno orgasmo di onnipotenza vogliono dominare il Mondo e quando falliranno offriranno noi come sacrificio umano al loro c. Di Dio denaro.