lunedì 28 Aprile 2025

Gli USA bombardano lo Yemen e colpiscono un centro per migranti: almeno 115 uccisi

Tra ieri e oggi, lunedì 28 aprile, gli Stati Uniti hanno lanciato un massiccio attacco missilistico sullo Yemen, uccidendo oltre un centinaio di persone. I bombardamenti sono iniziati poco prima dello scoccare della mezzanotte, e hanno preso di mira la capitale San’a, Al-Jawf, Ma’rib, al-Hodeida e Sa’da. Proprio quest’ultima è stata bersagliata dall’attacco più mortale, lanciato stamattina su un centro di trattenimento per persone migranti provenienti dall’Africa. Secondo l’ultimo aggiornamento, nel solo centro di Sa’da sono state uccise 115 persone e almeno una cinquantina sono state ferite e portate d’urgenza presso l’Ospedale Generale Repubblicano della città. L’attacco arriva sullo sfondo di una generale intensificazione dei bombardamenti statunitensi sulle città yemenite controllate dagli Houthi, iniziata dopo che il gruppo ha annunciato la ripresa delle operazioni di pattugliamento sul Mar Rosso in solidarietà con il popolo palestinese. Ieri stesso, poco prima del lancio degli attacchi statunitensi, gli Houthi hanno lanciato un attacco missilistico sull’area del Mar Morto occupato.

I primi bombardamenti statunitensi sullo Yemen sono stati lanciati alle 23:16 di ieri. Di preciso, gli USA hanno scagliato dieci distinti attacchi su Sa’da, cinque sulla capitale San’a, quattro su Al-Jawf, due su Hodeida e uno su Ma’rib. In due dei cinque attacchi che hanno preso di mira San’a sono state uccise rispettivamente 8 e 2 persone, tra cui donne e bambini. Da quello che riporta l’emittente yemenita Al Masirah TV, l’aggressione ha «preso di mira tre case adiacenti che ospitavano bambini e donne in un quartiere residenziale densamente popolato». Gli attacchi hanno completamente distrutto le case prese di mira, inflitto ingenti danni alle proprietà vicine e provocato lo sfollamento di massa dei residenti. Le squadre di soccorso si sono precipitate sul posto per evacuare i feriti in diversi ospedali, mentre fino alle 7:00 di stamattina le operazioni di recupero delle vittime intrappolate sotto le macerie risultavano ancora in corso.

Attorno alle 7:00, è stato lanciato l’attacco sul centro per persone migranti di Sa’da. Secondo l’ultimo aggiornamento proveniente dall’agenzia di stampa yemenita SABA, l’aviazione statunitense ha ucciso 115 persone, ferendone altre decine. L’ultimo aggiornamento sui feriti disponibile su SABA conta ancora 47 persone, ma secondo fonti ospedaliere riportate dall’emittente qatariota Al Jazeera, i ricoverati gravi sarebbero almeno una cinquantina. Da quanto comunicano le fonti ufficiali, la struttura ospitava 115 persone migranti provenienti prevalentemente dall’Etiopia, che si sarebbero trovate in Yemen di passaggio, per giungere in Arabia Saudita. Ignoto il numero di operatori presenti nella struttura. Non sono ancora chiari i danni registrati dall’edificio, ma alle 8 di questa mattina, le squadre di soccorso stavano ancora lavorando per cercare i corpi tra le macerie, mentre i vigili del fuoco provavano a estinguere un incendio causato dal bombardamento.

I bombardamenti statunitensi sullo Yemen sono stati preceduti da un comunicato del Comando Centrale in cui il centro operativo di Washington spiega che, dall’inizio della ripresa dei bombardamenti, il Paese ha intenzionalmente rilasciato poche informazioni sulle proprie operazioni, ma che comunque continuerà a prendere di mira gli Houthi fino a quando non interromperanno il blocco navale sullo stretto di Bab al-Mandab. «Dall’inizio dell’Operazione Rough Rider, l’USCENTCOM ha colpito oltre 800 obiettivi», si legge nel comunicato. «Questi attacchi hanno ucciso centinaia di combattenti Houthi e numerosi leader Houthi, tra cui alti funzionari Houthi». Gli USA affermano di avere preso di mira obiettivi militari e strutture strategiche, e non hanno rilasciato alcun commento sulle decine di civili uccisi in quest’ultimo mese. In totale, dalla ripresa dei bombardamenti, gli USA hanno ucciso circa 300 persone. L’attacco più mortale si è verificato il 15 marzo, prendendo di mira tutto il Paese, e ha ucciso 53 persone, ferendone altre 98.

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Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.

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