Tra le proteste la Francia ha approvato un sistema di “videosorveglianza intelligente” che permetterà agli operatori del settore dei trasporti pubblici di controllare se i passeggeri stiano rispettando l’obbligo di indossare le mascherine. Le telecamere saranno installate su autobus, metropolitane e treni e consentiranno di stabilire la percentuale di pendolari che utilizzano la mascherina. Tale decisione è stata presa tramite un decreto del governo del 10 marzo 2021 che ha autorizzato l’installazione dei sistemi di videosorveglianza ed ha precisato che le telecamere non identificheranno le persone, bensì serviranno solo a registrare quante di loro indossano il dispositivo di protezione. Anche la CNIL, un’autorità amministrativa francese che si occupa della tutela dei dati personali, ha approvato il progetto in quanto il governo ha garantito che le telecamere non elaboreranno dati biometrici e quindi non costituiranno un dispositivo di riconoscimento facciale.
La stessa CNIL aveva bocciato una proposta analoga pochi mesi fa affermando che alcune misure previste non fossero conformi al quadro giuridico riguardante la protezione dei dati personali e che la norma rischiava di “minare il corretto funzionamento della società democratica”, le rassicurazioni sul non utilizzo dei dati biometrici hanno portato alla sua approvazione. Ma non mancano le proteste, il gruppo civile Quadrature du Net, che promuove i diritti e le libertà digitali dei cittadini, ha condannato il decreto come una “offensiva autoritaria”, mentre sui social si diffonde l’hashtag “#BigBrotherIsWatchingYou”.