È di poche ore fa la notizia della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione sul caso del rimorchiatore Asso Ventotto, che nel 2018 aveva soccorso 101 naufraghi, per poi riportarli in Libia. Arriva così la conferma della condanna al capitano della nave, che avrebbe commesso il crimine di “abbandono in stato di pericolo di persone minori o incapaci e di sbarco e abbandono arbitrario di persone” in quanto la Libia costituisce un “porto non sicuro”. Con questa sentenza si potrebbe aprire la strada a una serie di ricorsi da parte delle varie ONG bloccate sulle coste italiane ai sensi del decreto Piantedosi.