Il turbolento quadro geopolitico che caratterizza gli equilibri internazionali ha portato negli ultimi anni ad un aumento dell’import-export di armi a livello globale con gli Stati Uniti che guidano la classifica dei principali esportatori del pianeta seguiti dalla Francia, che per la prima volta ha quasi superato la Russia – che si colloca al terzo posto – nella vendita di armi. Mentre l’economia della Federazione russa è in crescita, Mosca ha ridotto l’esportazione di armi del 31% rispetto agli ultimi anni e del 55% rispetto al quadriennio 2014-2018, a causa della grande necessità di materia...
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“Creare” guerre, fomentare disordini, destabilizzare sono la specialità degli USA già dalla fine del secondo conflitto mondiale :è la loro strategia per alimentare la potente industria delle armi e imporre la loro egemonia. Le crescenti richieste di adesione ai Brics attestano, però, la volontà di smarcarsi da questa politica. Per quanto riguarda il nostro Paese, politici mediocri e servili hanno rinunciato da tempo a qualsiasi azione a difesa della cultura e dei valori alla base della nostra splendida Costituzione, tradendo reiteratamente l’articolo 11.
Concordo pienamente: con una scusa o l’ altra, insieme a non ben dichiarate minacce gli USA sono riusciti a trascinare dentro quell’ unione europea che aveva nelle sue basi fondamentali quella di promuovere la pace ed il dialogo…poi che nessuno abbia avuto il coraggio, a parte l’ Ungheria, di imporre quello che il Papa propone da tempo è ancora più triste!
Trovo questo articolo molto interessante per gli spunti di riflessione che dà. Manca a mio avviso un passaggio finale ma molto importante: chi sono i principali azionisti di queste principali grossissime aziende del comparto bellico, soprattutto anglo americane? I soliti 3/4 fondi cosiddetti sovrani. Chiaramente statunitensi (Blackrock, Vanguard, State Street ecc ecc). Cioè i veri proprietari detentori del potere occidentale, ben sopra, nell’ideale organigramma del potere, ai governi per esempio. Questo collegamento che manca nell’articolo esprime la vera rivoluzione copernicana iniziata negli anni 80 e che ha purtroppo asfaltato in questi ultimi 3 decenni ogni pensiero diverso, ogni ideale, ogni visione diverso dal turbo liberismo risultato quindi vincitore. Infine, con la partecipazione io credo criminalmente consapevole, del cosiddetto progressismo planetario e centro sinistrismo italiano.