martedì 2 Luglio 2024

La nuova legge sugli autovelox entra in Gazzetta Ufficiale: cosa cambia

Dovranno essere autorizzati dai prefetti, dovranno essere segnalati in anticipo nel rispetto delle distanze minime e non saranno più installati nei centri urbani con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h: è ciò che prevede la nuova legge sugli autovelox entrata oggi in Gazzetta Ufficiale. Il nuovo decreto, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, darà 12 mesi ai sindaci per adeguarsi e – commenta Salvini – mira a rimediare alla «anarchia di autovelox», i quali «saranno impiegati dove effettivamente serve». Mentre da una parte il provvedimento ha suscitato il sollievo di automobilisti e pendolari che percorreranno le strade con meno restrizioni, dall’altra vi sono associazioni dei familiari delle vittime della strada che già da mesi definivano il nuovo Codice della Strada una «brutta notizia».

Tra le novità sostanziali, vi è il fatto che i Comuni dovranno chiedere al prefetto il nulla osta per l’installazione di autovelox assicurando che il dispositivo servirà a limitare gli incidenti dovuti alla velocità. Tale obbligo si estende anche ai dispositivi mobili montati su treppiedi, che anch’essi dovranno essere coordinati con la prefettura. Serve, dice il testo, «un’accurata analisi del numero, della tipologia e, soprattutto, delle cause», con «particolare riferimento alla velocità come causa principale». Per quanto riguarda le distanze della segnaletica, gli autovelox dovranno essere anticipati ai guidatori 1.000 metri prima sulle strade extraurbane, 200 metri prima sulle urbane a scorrimento e 75 metri prima sulle altre strade. Vista la volontà di evitare le cosiddette “multe in serie”, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha spiegato che «tra un dispositivo e l’altro dovranno intercorrere distanze minime differenziate in base al tipo di strada»: la distanza minima è di 3 km sulle strade extraurbane e 1 km sulle strade secondarie. La novità più importante poi riguarda le città: stop agli autovelox sotto ai 50 km/h. Fuori dall’abitato, invece, potranno essere installati dove il limite è inferiore di oltre 20 Km a quello previsto dal Codice della Strada. Infine, gli occhi elettronici dovranno inoltre essere sempre ben visibili, distanziati e, nel caso di dispositivi mobili, la contestazione dovrà essere immediata.

Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato che «la velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal codice della strada in base alla tipologia di viabilità. Basta con gli autovelox trappola, sì all’installazione di dispositivi nei pressi dei luoghi affollati come scuole e ospedali». Ai sindaci restano ora 12 mesi per adeguare le città ai nuovi provvedimenti, allo scadere dei quali gli occhi elettronici dovranno essere disinstallati fino al loro adeguamento. Le multe fatte in questo anno saranno comunque valide però, anche se, come sostiene il comandante dei Vigili di Verona Luigi Altamura, «se un Comune sa che quell’autovelox non risponde più alle caratteristiche del decreto sarebbe auspicabile interrompere subito le sanzioni per non porgere il fianco a migliaia di ricorsi».

Se, da una parte, il provvedimento ha suscitato la reazione positiva di automobilisti e pendolari che percorreranno le strade con meno restrizioni, dall’altra ci sono le voci dei familiari delle vittime della strada che da mesi hanno promosso iniziative in oltre 40 piazze italiane, i quali avevano già descritto come “brutta notizia” il nuovo Codice della Strada in quanto «limita gli autovelox, ostacola i provvedimenti comunali di riduzione della velocità e addirittura delega il governo ad aumentare i limiti». A tali contestazioni si è unita pure Legambiente, associazione ambientalista attiva dal 1980, denunciando che solo pochissime delle osservazioni fatte dalle associazioni familiari vittime e dalle associazioni impegnate nella tutela della sicurezza stradale e promozione della mobilità attiva siano state accolte nelle audizioni e che il provvedimento diminuirebbe la sicurezza, boicotterebbe la mobilità sostenibile, indebolirebbe i Comuni, le ZTL e le zone pedonali e renderebbe più difficili i controlli per velocità e sosta abusiva.

[di Roberto Demaio]

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6 Commenti

  1. Finalmente un po’ di buon senso. Bravo Salvini. E’ ora di finirla con gli autovelox in serie su strade rettilinee (vedi per esempio per andare a Malpensa: rettilineo che e’ talmente disseminato di autovelox che a guidare ti vengono i colpi di sonno: quelli si’ che sono pericolosi…). Per non parlare poi dell’Aurelia del ponente ligure: autovelox abbondanti ficcati dietro le curve come bestie in agguato, oppure lungo la strada che da Rubiana in Piemonte si inerpica al Colle del Lys: chi vuoi che sfrecci sui tornanti di montagna?

  2. Bisogna avere anche un po’ di onestà intelletuale. Se Salvini fa qualcosa di giusto bisogna accettarlo. Gli Autovelox in Italia sono così diffusi solo per far incassare quattrini ai comuni, altro che sicurezza stradale. Non è vero che all’estero è lo stesso. Qui in Germania gli Autovelox vengono annunciati e segnalati , si può anche usare il navigatore per individuarli. Lo scopo non è quello di terrorizzare i cittadini bensì di renderli consapevoli della possibilità di una sanzione. Ricordo un viaggio sulla Basentana, super strada ” a scorrimento veloce ” poco trafficata, quasi deserta allora, direzione Taranto – Campania; ogni comune di montagna aveva messo a valle ogni due, tre chilometri un controllo della velocità gestito dai vigili urbani, ora poliziotti locali, che obbligavano il povero disgraziato automobilista ogni paio di minuti a diminuire la velocità da 90 a 50 o a 30 per poi riprenderla a 90 per subito dopo ridurla a 30…per circa 200 chilometri. Ad ogni incrocio, dietro una curva c’erano i custodi del’ordine con una sigaretta in bocca, stravaccati sui loro nuovissimi gipponi, pagati forse conn i soldi delle multe, pronti all’assalto. Mezzogiorno silente e di fuoco in una solitaria strada a lunga percorrenza a quattro corsie. Ogni tanto nel deserto più assoluto faceva capolino anche una macchina della polizia stradale. Venendo dalla Puglia direzione Salerno impiegai circa otto ore per arrivare nel Cilento. Se avessi partecipato alla 24 ore di Le Mans ne sarei uscito più riposato ! Aggiungo che uno sfigato in poche ore si sarebbe potuto beccare tante di quelle sanzioni che all’arrivo per pagarle avrebbe dovuto vendere l’auto.

  3. Nella mia vita ho guidato per più di 1MLN di km, gran parte autostrada, tutt’ora per andare a lavorare faccio 130km tre volte la settimana. La velocità può essere la causa della gravità dell’incidente ma non è mai la causa DELL’INCIDENTE. Ho anche evitato 2 scontri FRONTALI (e non per colpa mia) che ancora ricordo. Ino uno di questi (era il 13 agosto 2015) mi trovavo nel rettilineo di una provinciale con limite 70km/h. Il Sole era appena tramontato ma c’era ancora un pò di luce. Improvvisamente davanti a me mi trovo 4 fari, 2 auto affiancate:un pazzo aveva superato in CURVA CIECA. Non ci sarebbe stato per lui il tempo di fermarsi prima dell’impatto. Ho avuto quella che si cjhiama botta di C..O perchè alla mia destra c’era la rientranza di un cancello privato in cui mi sono buttato immeditamente sperando che l’auto ci entrasse. Ci entrò e mentre il pazzo passava dietro di me io avevo il cuore che batteva a 1000. Io NON so se quel tizio aveva superato il limite di velocità so che si ci dovevano almeno SOSAPENDERE la patente, sono questi comportamenti che vanno sanzionati nonchè messaggiare sul cellulare mentre guidi o superare da destra in autostrada tutte cose estrememente pericolose!!!

  4. Questo e’ uno dei tanti motivi per il quali ci prendono in giro all’estero. In Svizzera ci sono autovelox fissi un po’ dappertutto, in piu’ ci sono quelli mobili, carrelli veri e propri da trainare con le auto della polizia, che vengono disseminati e ben nascosti periodicamente nei punti piu’ critici e spostati in continuazione, per cui tu non sai mai se e quando c’e’ un autovelox che ovviamente non DEVE essere segnalato, altrimenti e’ praticamente inutile. Unica soluzione: rispettare i limiti di velocita’.

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