Il tribunale civile di Roma ha condannato lo Stato italiano a risarcire 5 migranti che, nel luglio 2018, dopo essere stati soccorsi con il coordinamento della nave militare italiana Duilio, furono consegnati alla Libia, paese dove successivamente subirono torture. La sentenza ribadisce che la Libia non può essere considerata un “porto sicuro” a causa delle reiterate violazioni dei diritti umani e che i migranti, anche nel caso siano soccorsi all’interno delle acque libiche, non possono essere rimpatriati. I cinque migranti sono tra i sopravvissuti di un naufragio che interessò 150 migranti, e saranno risarciti con 15mila euro ciascuno.