lunedì 22 Luglio 2024

Il fondatore di Sea Sheperd è stato arrestato per la sua lotta contro la caccia alle balene

Durante una sosta in Groenlandia, mentre era in missione per intercettare la baleniera giapponese Kangei Maru, Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd e co-fondatore di Greenpeace, è stato arrestato. L’arresto è avvenuto ieri mattina, domenica 21 luglio, ed è stato effettuato dalla polizia federale danese, che ha risposto a un mandato internazionale varato dalle autorità giapponesi. Secondo la Fondazione Capitano Paul Watson (CPWF), la cattura dell’attivista non sarebbe un caso e sarebbe avvenuta sulla base di un vecchio “avviso rosso” emesso dallo stesso Giappone per contrastare gli interventi anti-caccia alle balene di Watson in Antartide. “Questo sviluppo è stato una sorpresa”, sostiene la CPWF, “poiché i legali della Fondazione avevano riferito che l’avviso rosso era stato ritirato”. Nonostante ciò, a detta della stessa Fondazione, il Giappone avrebbe “reso la notifica riservata per facilitare il viaggio di Paul allo scopo di effettuare un arresto“, così da potere riprendere la propria attività di caccia alle balene anche in acque diverse dal proprio territorio, in teoria ferma dal 2016.

L’arresto di Paul Watson è avvenuto a Nuuk, capitale della Groenlandia, quando la polizia federale danese è salita a bordo della barca dell’attivista, la M/Y John Paul DeJoria, non appena aveva attraccato. A quanto riporta la CPWF, l’equipaggio si sarebbe fermato per fare rifornimento mentre era in viaggio verso il passaggio a nordovest (rotta navale che collega l’Oceano Atlantico con il Pacifico) nell’ambito di una nuova campagna mirata a intercettare la nuova nave giapponese nel Pacifico settentrionale. La Fondazione ritiene infatti che il Giappone abbia intenzione di riprendere l’attività di caccia alle balene anche in acque non territoriali, e per tale motivo reputa “la riattivazione dell’avviso rosso contro il Capitano Watson politicamente motivata”, soprattutto considerata la “coincidenza con il varo della nuova nave officina”. In questo momento, Watson risulta sotto custodia, ed è sotto processo presso il tribunale distrettuale di Sermersooq, a cui la polizia ha avanzato richiesta di detenzione. Toccherà al Ministero della Giustizia decidere su una sua eventuale estradizione in Giappone.

La caccia alle balene è un’attività oggi vietata nella maggior parte del mondo, ma in molti Paesi i cacciatori continuano a praticarla. Tra di essi, vi è certamente il Giappone, dove la pratica viene vista come una tradizione particolarmente cementificata nella storia. Nel 2016, il Paese ha fermato l’attività di pesca d’alto mare nell’Antartide, ma ha continuato a cacciare balene nelle sue acque territoriali. Contro la pratica della caccia alle balene si sono mossi ambientalisti e attivisti di tutto il mondo, prima fra tutti la ONG Sea Shepherd, fondata dallo stesso Paul Watson. Costituita nel 1977, Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani nel mondo interno, al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie.

[di Dario Lucisano]

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