Tra ieri e oggi decine di migliaia di medici sono scesi in piazza in varie città dell’India, per protestare contro le condizioni di precarietà e scarsa sicurezza che investono la categoria nel Paese. A fare scattare la miccia, sono stati lo stupro e l’uccisione di una giovane specializzanda di 31 anni, che lavorava presso l’RG Kar medical college di Calcutta, nello Stato del Bengala Occidentale. Le manifestazioni sono partite proprio da Calcutta, ma si sono presto diffuse agli Stati di Maharashtra, Goa, e Uttar Pradesh, per arrivare fino alla capitale Nuova Dehli. A causa delle proteste, il sistema sanitario di diversi Stati è finito paralizzato.