Giacomo Passeri, 31enne di Pescara che da un anno si trova in carcere in Egitto per possesso di marijuana, è stato condannato lunedì a 25 anni di carcere nel Paese per traffico di stupefacenti. I fratelli dell’uomo, che hanno chiesto al governo italiano di intervenire urgentemente, hanno denunciato che sarebbero avvenute «torture» e prove «fabbricate all’occorrenza» contro Passeri, aggiungendo che il suo legale ricorrerà in appello e cercherà di ottenere il suo trasferimento in Italia. La famiglia sostiene che Passeri, quando fu arrestato, fosse in possesso solo di una piccola quantità di marijuana per consumo personale. La Farnesina ha comunicato di seguire il caso «con grande attenzione».