sabato 21 Dicembre 2024

Burro di cacao, sostanze dannose in metà dei prodotti analizzati: i marchi interessati

Cinque anni dopo l’allarme lanciato su alcune marche di stick di burro di cacao che utilizzavano nei loro prodotti oli minerali e idrocarburi sintetici, il mensile dei consumatori francesi Que Choisir ha realizzato un nuovo test su tali articoli, dimostrando che la situazione resta preoccupante. Molti prodotti di largo consumo, infatti, continuano a vedere al proprio interno la presenza di sostanze potenzialmente tossiche – vietate negli alimenti ma non nei cosmetici – che, chi fa uso degli stick, rischia di ingerire. Sebbene molte case abbiano nel frattempo provveduto a eliminare dai loro stick i composti pericolosi, il mensile ha diramato una lista di marchi che, al contrario, non hanno risolto il problema. Su 19 prodotti analizzati, infatti, ben 9 contengono sostanze dannose.

Come dimostrato dalla rivista francese, sono ancora parecchi i marchi – molti dei quali vengono venduti anche sul territorio italiano – che continuano a utilizzare oli minerali e idrocarburi sintetici negli stick. È il caso de La Roche Posay nutritic e Uriage moisturising lip stick: nonostante la loro composizione sia stata modificata, è infatti ancora possibile comprare gli articoli con la vecchia formula sui portali online delle rispettive case produttrici. A essere segnalato come prodotto contenente sostanze potenzialmente nocive è anche il Petit Marseillais nutrition labbra secche, così come lo Carmex classico, che vede l’utilizzo di due composti indesiderati e anche di un interferente endocrino. La ricerca ha evidenziato che le sostanze sotto accusa sono utilizzate ancora nei prodotti di marchi quali Neutrogena, Bioderma (Atoderm), Clinique (Repairwear Trattamento labbra riparatore intenso), nonché di marchi economici come Kiko e Primark. In quest’ultimo caso, il rischio di ingestione è ancora maggiore, dal momento che gli stick hanno un sapore alimentare come anguria, torta di ciliegie o Mentos ai frutti rossi.

Come spiega Que Chiosir, questi ingredienti, che vanno sotto il nome di petrolato, paraffina o cera microcristallina, «producono residui potenzialmente tossici». Essi sono sottoprodotti del petrolio, ampiamente utilizzati per le loro proprietà emollienti. Tuttavia, il processo di raffinazione può lasciare tracce di impurità, tra cui idrocarburi aromatici policiclici (PAH), noti per essere cancerogeni, mentre altre possono causare reazioni infiammatorie a causa dell’accumulo nel fegato o nei linfonodi. La rivista attesta comunque che molti produttori, in seguito alle segnalazioni effettuate nel 2017, hanno deciso di rinunciare alle sostanze contestate, provvedendo a sostituirle con composti apparentemente innocui come cera d’api, olio di ricino e burro di karitè.

[di Stefano Baudino]

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