I coralli riprodotti tramite fecondazione in vitro e impiantati nelle barriere coralline, tra gli ecosistemi più vulnerabili al riscaldamento globale, hanno dimostrato una sorprendente resistenza alle ondate di calore dello scorso anno. In vari esperimenti condotti negli Stati Uniti, in Messico e nei Caraibi, i giovani coralli trapiantati sono riusciti a sopravvivere nonostante le temperature record degli oceani, offrendo nuove speranze per la conservazione di questi preziosi habitat marini.
I risultati sono stati eccezionali: circa il 90% dei coralli allevati in laboratorio ha mantenuto la pr...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
Il cambiamento climatico e riscaldamento globale ben esemplificati da un altro articolo recente dell’indipendente in cui l’ennesimo studio scientifico ha rilevato che il riscaldamento globale non è poi così grave come viene martellato continuamente ovunque ma addirittura il Globo presenta temperature medie inferiori a quelle che ci si poteva aspettare in base a tutto il can-can (salvo poi lasciare una porta aperta ai profeti del cambiamento climatico in quanto il problema reale sarebbe la velocità dell’innalzamento della temperatura e non la sua portata)?
Altra riflessione: ma siamo proprio del tutto sicuri di far bene a continuare a intervenire sulla natura con i nostri artifici, anche o addirittura quando in teoria l’intento dovrebbe essere buono?