Ieri si è svolto uno sciopero nazionale della sanità privata, delle RSA e dei Centri di riabilitazione. La mobilitazione ha ottenuto l’80% di adesione, e circa 20.000 manifestanti sono scesi in piazza per «chiedere dignità e giusto riconoscimento contrattuale». Nello specifico, i lavoratori hanno denunciato le condizioni in cui operano da 14 anni, caratterizzate da salari bassi e mancanza di diritti, a causa dell’interruzione delle trattative dovuta alla richiesta dei datori di lavoro di ottenere fondi pubblici. I presìdi si sono tenuti in molte città italiane, da Nord a Sud del Paese, e a Roma una delegazione sindacale è stata ricevuta dal capo segreteria del ministro della Salute.