venerdì 11 Ottobre 2024

Sondaggio: per due italiani su tre il mondo deve fermare Israele

Il 64,1% degli italiani sarebbe d’accordo: la comunità internazionale dovrebbe intervenire per fermare la furia israeliana in Medio Oriente. Solo il 15,3% riterrebbe invece che lo Stato ebraico debba essere lasciato libero di agire, mentre il 20,6% è indeciso. Il dato proviene da un sondaggio condotto dll’Istituto Eumetra e smentisce ancora una volta la politica estera del governo italiano, che all’ONU si sta sistematicamente astenendo nelle risoluzioni contro Israele. Dal sondaggio emergerebbe inoltre che il 47,4% degli intervistati teme un allargamento del conflitto, mentre il 30,9% sarebbe preoccupato soprattutto per una catastrofe umanitaria. Solo il 18% teme le eventuali conseguenze del conflitto sull’economia italiana. Divisa l’opinione sulle manifestazioni per Gaza nella settimana del 7 ottobre: il 38,6% pensa sia sbagliato vietare i cortei, mentre il 35,8% ritiene sia giusto; gli incerti rappresentano il 25,6%.

L’esito del sondaggio, presentato nel corso della trasmissione Piazza Pulita, sottolinea lo scollamento tra le politiche perseguite dal governo in carica e l’opinione degli italiani. Mentre infatti il governo italiano si mantiene saldo sulla linea del sostegno a Tel Aviv (l’ultima conferma è arrivata dalla tiepida reazione all’attacco del 10 ottobre alla base UNIFIL in Libano, dove è presente anche un contingente italiano), solamente una minoranza della popolazione sembra essere convinta che Israele abbia «diritto a difendersi». Un risultato simile era giunto pochi mesi fa, quando da un sondaggio effettuato da Demopolis era emerso che per il 65% degli italiani il governo dovrebbe smettere di inviare armi a Kiev, impegnandosi piuttosto in trattative di pace.

Il fronte pacifista è infatti presente nel nostro Paese e guadagna sempre maggior consenso, a prescindere dalle politiche messe in atto da Palazzo Chigi. Una conferma la si trova negli esiti delle scorse europee, dove l’alleanza di governo ha perso oltre un milione di voti, mentre il fronte pacifista ha conquistato circa cinque milioni di preferenze – un dato significativo, a fronte del fatto che metà dell’elettorato non va è andato a votare.

Per quanto condotto su di un campione ridotto e non su larga scala, il sondaggio di Eumetra offre uno spaccato sulla volontà di una parte di opinione pubblica che viene quasi del tutto ignorata dalla politica: quella sempre più insofferente riguardo al clima di guerra che si respira in questo periodo storico, che vorrebbe l’Italia non complice dell’uccisione di migliaia di civili.

[di Valeria Casolaro]

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