Nell’aprile del 2022, Elon Musk ha acquistato la piattaforma nota all’epoca come Twitter. Uno dei principali motivi alla base di questa mossa imprenditoriale era la sua percezione di uno squilibrio politico, il quale, a suo parere, pendeva marcatamente a sinistra. Musk ha infatti espresso chiaramente la sua visione in un tweet: “perché Twitter si meriti la fiducia pubblica, deve rimanere politicamente neutrale, il che vuol dire dar egualmente fastidio all’estrema destra e all’estrema sinistra”. Due anni dopo, indagini giornalistiche del Wall Street Journal e del Washington Post suggeriscono ch...
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Ancora una volta, sono riusciti a distrarre le masse istigando una guerra tra poveri basata su presunti ideali sociali (chi sventolava la “figlia/vittima” di Musk, chi le ragioni degli scottati dalla pandemenza, chi metteva sul piatto ragioni ecologiche, chi “libertarie”, chi faceva supposizioni sulle politiche estere…).
Nel frattempo, quasi nessuno si è focalizzato su quanto dovrebbe accomunare tutti noi e che, in fondo, è la causa prima di gran parte dei mali che ci affliggono: la lotta di classe! Il continuo e trasversale furto di ricchezze da parte di quei pochi, stramaledettissimi ricchi che nel frattempo creano un intrico di leggi, dipendenza, ignoranza delle masse, che renderanno sempre più improbabile e difficile un ritorno all’equità, anche solo minima.
Non posso esimermi dal far notare che questa campagna presidenziale non é che un’ultima immensa dimostrazione che la DEMOCRAZIA, nel mondo intero, é una favola sempre piu’ mal celata…
Almeno il dizionario potrebbe dare il vero significato e chiamarla, d’ora in poi, la DOLLAROCRAZIA… Saremmo almeno meno ipocriti!
L’articolista è fazioso. Purtroppo. In una recentissima intervista che il giornalista dovrebbe conoscere, Musk ha spiegato chiaramente perché sta intervenendo sulla scena pubblica americana. Il motivo per lui è chiaro. Nonostante alcune critiche che lo stesso Musk fa a Trump, lui pensa e ne ha il diritto che qualora vincessero i democratici e gli apparati guerrafondai dello stato profondo americano, ci sarebbe una seria minaccia per la democrazia interna americana. Una strada senza ritorno. Come si vede ha poco a che fare con Trump. Si tratta a modo di vedere del miliardario di una lotta finale e decisiva tra due mondi, uno liberale conservatore, cioè che conserva quello che siamo abituati a ritenere normale, e l’altro mondo a venire che sotto il mantello delle difese delle minoranze farcisce il mondo di leggi, norme e controlli basati su una pseudo morale che non permetterebbero più al il singolo cittadino la possibilità di esprimersi e agire liberamente. Cioè di essere un soggetto politico e non un pecorone.
L’ultima campagna elettorale è stata ampiamente contro Trump grazie soprattutto ai social tutti a favore dei dem, per non parlare di tutte le restrizioni e censure durante la pandemia che non riguardassero la narrazione a senso unico su morti e vaccini effettuate dalle piattaforme di Dorsey, Zuckerberg & co. Sapevano tutti molto bene cosa sarebbe successo se Musk fosse riuscito ad acquisire Twitter, i proclami di neutralità erano una palese maschera di ipocrisia come del resto tutti quanto sono soliti usare. A questo punto non vedo niente di scandaloso in tutto questo, almeno per una volta si fronteggiano ad armi pari. Domani vedremo cosa succederà, dopo 4 anni di delirio di amministrazione Biden mi auguro che avvenga un cambiamento radicale, sia sulle politiche interne degli Stati Uniti che su quelle estere. Gli Stati Uniti hanno perso la leadership mondiale, e gli ultimi loro rigurgiti di “esportazione di democrazia” con la guerra in Ucraina e l’appoggio al genocidio Palestinese spero tanto che abbiano i giorni contati.
sottoscrivo
sottoscrivo: attendo un articolo che parli dei sostenitori dem…
Repubblicani e democratici sono la stessa cosa, magari fanno un po’ di cinema su questioni marginali ma sui temi importanti la pensano allo stesso modo.
W Trump, W Musk, W quelli che capiscono che seguendo questa strada, la corda della vita umana sulla Terra si spezza.