Ieri un «gruppo armato irregolare» boliviano ha preso d’assalto una base militare vicino a Cochabamba, saccheggiando armi ed equipaggiamento militare e prendendo in ostaggio 200 soldati. La notizia è stata data dall’esercito regolare, che ha lanciato un appello ai rapitori, esortandoli a restituire immediatamente gli ostaggi, e minacciando che se non dovessero farlo le loro azioni verranno considerate «tradimento alla patria». Non si sa chi sia responsabile delle azioni di ieri, ma il presidente boliviano Luis Arce ha detto che si tratta di sostenitori dell’ex presidente Evo Morales, sollevatisi nel moto di protesta scoppiato lo scorso 14 ottobre.