giovedì 26 Dicembre 2024

Netanyahu criminale di guerra: la nostra campagna per un’informazione corretta

C’è un genocidio in corso, che la stampa italiana non ha il coraggio di raccontare. C’è un responsabile che ha nome e cognome, ma che nessuno ferma e che continua a seminare terrore impunemente. C’è un’indifferenza e un’omertà che non possiamo accettare. Per questo, oggi, L’Indipendente lancia una campagna destinata non solo ai propri lettori, ma a tutti i cittadini italiani. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è un criminale di guerra. Affermarlo con nettezza non è un’opinione, ma un dato di fatto che sosteniamo con forza proprio per rispettare i criteri di imparzialità e verifica delle fonti a cui abbiamo promesso di attenerci.

In questi mesi, ampi e documentati rapporti delle Nazioni Unite hanno dichiarato il governo israeliano «responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità». L’ultimo documento ufficiale, pubblicato pochi giorni fa dalla Relatrice Speciale ONU sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, si intitola senza mezzi termini «Il genocidio come cancellazione coloniale». Anche le istituzioni della giustizia internazionale si stanno muovendo, e la Corte Penale dell’Aja ha confermato che esistono «prove sufficienti» per valutare l’accusa di genocidio nei confronti dei vertici del governo israeliano. Il procuratore della Corte, inoltre, ha chiesto che nei confronti di Netanyahu venga emesso un mandato di arresto internazionale. La Relatrice ONU Francesca Albanese, in una lunga intervista rilasciata in esclusiva a L’Indipendente, ha ribadito le accuse specificando che il governo israeliano «sta scrivendo una delle pagine più nere e luride della storia contemporanea».

Unire i puntini tra questi fatti, le dichiarazioni dello stesso Netanyahu dove definisce «bestie» i civili palestinesi e le azioni dell’esercito israeliano a Gaza, giungendo alle ovvie conclusioni, rientra nel dovere che il giornalismo ha di offrire un’informazione corretta e completa ai lettori. Scegliere di non farlo, omettendo deliberatamente queste informazioni, come fanno gran parte dei media italiani e occidentali, è una forma di complicità dettata da ragioni editoriali o dalla codardia.

L’Indipendente è nato proprio per non sottostare a queste dinamiche, avendo il coraggio di anteporre la verità a ogni altro calcolo. Per questo oggi inizia la nostra campagna per denunciare Benjamin Netanyahu come criminale di guerra. Una iniziativa che sarà presente fisicamente in molte diverse città italiane e che chiama all’azione i nostri lettori e tutti i cittadini italiani stanchi di assistere inermi al genocidio israeliano e stufi di un’informazione mainstream che rifiuta di definire i fatti nella loro essenza. Passare all’azione è importante: tutti i dettagli su quello che potete fare sono in questa pagina internet che abbiamo allestito appositamente.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

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4 Commenti

  1. Non è solo Netanjahu il problema. mentre nella Germania nazista nel cso di morte di Hitler la dittatura sarebbe finita purtroppo non credo proprio che nel caso di morte di Netanjahu si risolverebbe il problema perchè purtroppo gran parte della popolazione israeliana la pensa come lui. Inoltre anche ammmesso che venisse condannato per crimini contro l’umanità cosa cambierebbe? Bisognerebbe invece che i giornali titolassero in prima pagina “Trump ferma il GENOCIDIO in Palestina!!” Se i giornali fossero indipendenti lo farebbero. E a quel punto Trump dovrebbe rispondere se lo ritieni o meno un genocidio. Di Biden sappiamo che lo ritiene “legittima difesa”,diciamo pure che quello che sta facendo Israele è come se noi per catturare Messina Denaro avessimo bombardato e raso al suolo cittadine siciliane. Non che io ci speri particolarmente in un intervento USA a favore dei palestinesi perchè solitamente tutti i Presidenti di qualunque colore politico vengono aiutati dagli ebrei nella corsa alla Casa Bianca. Ma gli USA sono gli unici che possono invertire la rotta NON inviando più armi da Israele o intervenendo direttamente. Come ben sappiamo tutti gli altri Stati Occidentali non fanno altro che eseguire INGINOCCHIEVOLMENTE quello che decidono gli USA.

  2. Non a caso mi sono iscritta al vostro giornale, proprio per il disgusto della stampa nostrana che risponde alle grandi finanziarie. Per quanto rigurda la situazione palestinese solo i ciechi non riconoscono il disegno di una voluta pulizia etnica di stampo razzista , oltre che spietata . Ma Netanjahu non è il solo a dover essere cosiderato criminale di guerra.

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