Con una nuova legge che introduce contratti di lavoro formali e tutele pari a quelle di qualsiasi altra professione, il Belgio è diventato il primo Paese al mondo a riconoscere pienamente i diritti lavorativi delle lavoratrici del sesso. Oltre a permettere alle lavoratrici di accedere a pensioni, congedi di maternità, assicurazione sanitaria e altri benefici, la normativa, che mira a garantire maggiore dignità e sicurezza a chi opera in un settore spesso relegato ai margini, sancisce il diritto di rifiutare clienti, stabilire modalità e condizioni e interrompere un rapporto in qualsiasi moment...
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Anche la Legge che regolamento’ l’ aborto era una Legge necessaria, ma al suo interno furono posti percorsi per aiutare e sostenere la donna affinché potesse sceglierlo come ultima ratio, aldilà di paure, solitudine o problemi economici; non per rendere normale una scelta estrema ! Qui invece mi pare proprio che si faccia questo, si regolamenti per dare ” normalità e decenza ” a ciò che non lo è: dimenticare il valore intimo e profondo della vita sessuale ci rende cose, non più persone .
Non è affatto una buona notizia, ma una doppia pessima notizia: la prima è il fatto di cui si parla nell’articolo, e la seconda è che persone di “sinistra” non comprendano che non è una buona notizia!
Chi lavora in catena di montaggio
Chi fa le pulizie
Un minatore
Chi raccoglie pomodori
Un addetto ai traslochi pesanti
Un cercatore di una di quelle pietruzze che “sono per sempre”
Chi cerca il litio nelle miniere per i nostri fantastici telefonini
E non continuo
Cosa vendono se non il corpo?
Pensare di sradicare la pratica con il divieto e associarlo ad un senso morale (pura ipocrisia) vi pare abbia mai funzionato o abbia piuttosto generato sfruttamento e malavita?
Ci sono tantissime cose per cui scandalizzarsi ma non di certo questa se e quando è frutto di una scelta non imposta.
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Non mi sembra affatto una buona notizia, perché caduto anche l’ultimo barlume di senso morale, di rispetto verso la sacralità del corpo e dell’ atto sessuale, sarà sempre più normale vendere tutto il senso bello e profondo che abbiamo in tale ambito umano.Invece di cercare alternative lavorative, le nostre figlie potranno gioire di un contratto come lavoratrici del sesso ! L’ anima tace, perduta per sempre…
Questa sarebbe la “buona notizia”? Legalizzo e tutelo chi vende il proprio corpo? Poi ci si lamenta dello sfacelo morale, del disorientamento giovanile, della violazione dei diritti (quelli veri). Occorre aiutare ad uscirne piuttosto