Pochi minuti dopo le 9 di questa mattina, 8 dicembre, un gruppo di insorti ha preso la parola sulla televisione di Stato siriana, dichiarando: «Il regime del tiranno Bashar al-Assad è stato rovesciato». Conferme giungono da diverse città, con immagini che mostrano statue abbattute. Secondo Al-Jazeera, le truppe regolari di Assad non controllerebbero più alcun territorio nel Paese. Il destino del presidente Assad rimane incerto; alcune fonti suggeriscono che sia fuggito in aereo pochi minuti prima che gli insorti prendessero il controllo, ma il velivolo è scomparso dai radar poco dopo il decollo. L’agenzia Reuters ipotizza che l’aereo possa essere stato abbattuto.
Bashar al-Assad è stato al potere in Siria dal 2000, succedendo al padre Hafez al-Assad, che aveva governato il Paese dal 1971. La dinastia degli Assad, durata oltre mezzo secolo, è terminata in modo repentino: dopo aver resistito grazie all’aiuto di Iran e Russia durante la guerra civile iniziata nel 2011, il regime è stato rovesciato in meno di due settimane da un’avanzata delle milizie guidate dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), che non ha incontrato significativa resistenza. Le truppe regolari non hanno praticamente combattuto, mentre gli hezbollah libanesi, che per anni avevano costituito la fanteria in difesa del governo di Damasco non erano più presenti nel Paese dopo l’inizio del conflitto con Israele, mentre l’aviazione russa – altro protettore del governo – si è limitata a pochi raid, probabilmente dopo che al Cremlino è stato chiaro che Assad non era più difendibile.
Boh, anche io vengo giù dal fico.
Non so cosa la Russia ha in serbo.
Beh, di fatto era indifendibile
Immagino un “do ut des”.
All’apparenza durissimo colpo per la Russia. Molto strane però le modalità. Difficile che i servizi di Mosca si siano fatti cogliere di sorpresa come dilettanti. Mi auguro che tutto ciò sia frutto di accordi che il Cremlino sappia o possa gestire. Indubbiamente il genocida Netanyahu sta festeggiando