Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro, cifra che equivale a 2 punti del Prodotto interno lordo (Pil). A rivelarlo sono le indagini condotte dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre (Cgia), le quali evidenziano che il giro d’affari della mafia la collocherebbe ipoteticamente al quarto posto tra le maggiori aziende del Paese. Inoltre, il dato potrebbe essere persino sottostimato per l’impossibilitĂ di misurare i proventi riconducibili all’infiltrazione di queste realtĂ nell’economia legale. Almeno 150mila imprese risultano contigue alle organizzazioni criminali, con epicentri a Napoli, Roma e Milano, mentre gli ambiti criminali principali sono narcotraffico, traffico d’armi, smaltimento illegale dei rifiuti, appalti pubblici e scommesse clandestine.