mercoledì 18 Dicembre 2024

Bruxelles approva nuove sanzioni contro la Russia: nel mirino anche Cina e Nord Corea

I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno approvato il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ampliando il raggio delle restrizioni economiche anche agli alleati di Mosca. Le nuove misure prendono di mira decine di navi della cosiddetta “flotta fantasma”, l’insieme di imbarcazioni che la Russia utilizzerebbe per eludere le restrizioni sul commercio di idrocarburi, impedendo alle petroliere di attraccare nei porti europei e sottoponendole a un divieto di fornitura di servizi. Il pacchetto colpisce anche persone ed entità di Cina e Corea del Nord, impedendo loro di entrare su suolo europeo e congelandone i beni. È questa la prima volta che i 27 prendono direttamente di mira Pechino per il suo sostegno alla Russia, in un contesto di crescente tensione e di attrito economico-commerciale.

Il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia è stato approvato ieri, lunedì 16 dicembre. La lista della nuova misura conta 84 diverse entità, di cui 54 singoli individui e 30 aziende, «responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina». Per quanto riguarda le persone, l’UE ha sanzionato l’unità militare a cui viene attribuito l’attacco all’ospedale pediatrico Okhmadyt di Kiev, alti dirigenti di aziende leader nel settore energetico, soggetti accusati di deportare bambini, compiere atti di propaganda o pratiche di elusione delle sanzioni. Tra le aziende, invece, Bruxelles ha preso di mira principalmente le compagnie di difesa russe e le compagnie di navigazione accusate di trasportare petrolio greggio e prodotti petroliferi via mare. Nell’elenco figura anche un impianto chimico, nonché una compagnia aerea civile russa che fornirebbe supporto logistico all’esercito moscovita.

Con questa ultima misura, l’UE aumenta notevolmente la lista di navi e compagnie accusate di fare parte della cosiddetta “flotta fantasma” russa (in inglese “shadow fleet”, letteralmente “flotta ombra”). Con tale espressione si fa riferimento a un insieme di navi, principalmente petroliere, che opererebbe in modo clandestino o elusivo per aggirare le sanzioni internazionali imposte alla Russia, specialmente quelle relative al commercio di idrocarburi. Le imbarcazioni, tra le altre cose, vengono accusate di navigare con i sistemi di rivelazione spenti, utilizzare bandiere di altri Paesi per celare la loro origine o falsificare i documenti di carico e destinazione. Ieri il Consiglio ha aggiunto altre 52 navi originarie di Paesi terzi, portando a 79 il totale delle imbarcazioni designate. Esse saranno soggette a un divieto di accesso a porti e a servizi legati al trasporto marittimo. Con tale mossa, Bruxelles intende causare un aumento dei costi di utilizzo di tali navi per il Cremlino, allo stesso tempo riducendone il numero.

Tra gli attori asiatici sanzionati, figurano due alti funzionari nordcoreani, un individuo e sei entità cinesi. Le sanzioni agli individui nordcoreani colpiscono il ministro della Difesa e il vice capo di stato maggiore della Corea del Nord, e sono diretta conseguenza del supposto dispiegamento di truppe nordcoreane in Ucraina. Gli individui cinesi, invece, sono accusati di fornire componenti di droni e componenti microelettroniche a sostegno della campagna militare russa; queste costituiscono le prime «vere e proprie sanzioni» contro persone provenienti dalla Cina per il loro supporto a Mosca, e comprendono «divieto di viaggio, congelamento dei beni, e divieto di mettere a disposizione risorse economiche».

[di Dario Lucisano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

2 Commenti

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria