venerdì 10 Gennaio 2025

Garante UE: Frontex ha violato sistematicamente le leggi sulla privacy alle frontiere

Il Garante europeo della protezione dei dati (EDPS) ha ammonito Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, per aver trasmesso illecitamente i dati personali dei migranti all’Europol, l’agenzia dell’UE per la cooperazione tra le forze dell’ordine. Le violazioni riguardano una serie di interviste svolte nel 2022, con le quali Frontex raccoglieva informazioni sui migranti. Basandosi sulle sole testimonianze, l’agenzia ha condiviso le informazioni raccolte «in modo sistematico e proattivo» con le forze di polizia senza effettuare alcun tipo di valutazione. «Una grave violazione», scrive il Garante, che tuttavia ha fruttato a Frontex solo un ammonimento, perché dopo le segnalazioni l’agenzia ha ridotto i propri scambi con Europol al minimo indispensabile. Quella segnalata dal Garante non è la prima violazione dei diritti di cui è accusata Frontex, già oggetto di accuse e controversie riguardo a una sua possibile collaborazione nelle operazioni di respingimento dei migranti.

L’EDPS ha rimproverato a Frontex la violazione del regolamento UE 2019/1896 (regolamento Frontex), per la trasmissione di dati a Europol. I fatti riguardano una valutazione indipendente svolta dall’EDPS nell’ottobre del 2022, in merito alle attività di assistenza fornite da Frontex agli Stati membri nell’ambito delle operazioni congiunte. In particolare, l’EDPS si è concentrato sulle interviste di debriefing effettuate da Frontex alle persone intercettate mentre attraversavano le frontiere esterne e sull’utilizzo da parte dell’Agenzia delle informazioni raccolte dai colloqui. Nelle indagini, il Garante ha rilevato che, contrariamente a quanto richiesto dal regolamento Frontex, l’agenzia raccoglieva informazioni sui migranti sulla base delle testimonianze degli intervistati, condividendole con Europol senza effettuare alcun tipo di valutazione sulla necessità di tale condivisione.

«Considerando gli elevati rischi per le persone segnalate come sospette nel caso in cui le informazioni risultassero inattendibili o inesatte, l’EDPS ha deciso di avviare un’indagine», si legge in una nota rilasciata dallo stesso Garante. Il Garante ha dunque stabilito che «Frontex non stava valutando se la condivisione di informazioni con Europol su persone segnalate come sospettate di criminalità transfrontaliera fosse strettamente necessaria affinché Europol potesse svolgere il proprio mandato, come richiesto dall’articolo 90, paragrafo 2, lettera a), di detto regolamento», e che pertanto la sua condotta costituiva una violazione del regolamento Frontex.

«È responsabilità di Frontex rispettare le garanzie specifiche imposte dalla legge per evitare che individui, che potrebbero non essere di interesse per Europol, finiscano comunque nei loro sistemi. Il trattamento dei dati in una banca dati delle forze dell’ordine dell’UE può avere profonde conseguenze sulle persone coinvolte. Gli individui corrono il rischio di essere ingiustamente collegati a un’attività criminale in tutta l’UE, con tutto il danno potenziale che ciò comporta per la loro vita personale e familiare, per la libertà di movimento e di occupazione», ha commentato Wojciech Wiewiórowski, Garante europeo della protezione dei dati dal 2019. «Sebbene ciò costituisca una grave violazione del regolamento Frontex», continua la nota dell’EDPS, il Garante si è limitato a un ammonimento, «tenendo conto del fatto che cinque giorni dopo l’adozione della relazione di audit dell’EDPS nel maggio 2023, Frontex ha interrotto la sua condivisione di informazioni con Europol», escluso un singolo caso.

In passato, Frontex era già stata accusata di violazioni, e specialmente di essere coinvolta in casi di respingimento illegale dei migranti. Un’inchiesta portata a termine dal quotidiano tedesco Der Spiegel in collaborazione con l’organizzazione giornalistica Lighthouse Reports nel 2022 avrebbe mostrato la piena consapevolezza e complicità dell’agenzia Frontex nell’operare respingimenti illegali di migranti ai confini europei, in particolare nei pressi delle coste greche. L’indagine, corroborata da foto che proverebbero il coinvolgimento di Frontex, mostra diversi casi in cui pare che l’agenzia europea abbia agito attivamente per evitare che imbarcazioni di migranti oltrepassassero i confini europei.

[di Dario Lucisano]

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