Continuano le proteste per il crollo della tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad, in Serbia, che ha causato la morte di 15 persone. Ieri, decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Belgrado, davanti al tribunale supremo del Paese, per chiedere spiegazioni sull’incidente, denunciando violazioni dei diritti civili in quello che si è ormai trasformato in un moto anti-governativo. Numerosi gli studenti scesi in piazza, che hanno annunciato uno sciopero dalle lezioni. La manifestazione è iniziata con 15 minuti di silenzio per commemorare le vittime del crollo della tettoia. Parallelamente, si è tenuta una manifestazione anche nella cittĂ meridionale di Nis.