L’operazione è «contraria agli interessi della societĂ e non concordata»: questa la risposta di Mediobanca all’offerta di acquisizione presentata qualche giorno fa da Monte dei Paschi di Siena (MPS), gruppo bancario il cui primo azionista è lo Stato italiano. Il secco rifiuto è giustificato, spiega il cda, dai risultati raggiunti quest’anno dall’istituto, che hanno confermato gli obiettivi per il 2023-2026 (utile per azione di 1,80 euro e 1,1 miliardi di euro distribuiti agli azionisti). L’offerta di MPS non ha perciò «alcuna valenza industriale e comprometterebbe l’identitĂ e il profilo aziendale del gruppo».