Ci sono antinfiammatori, farmaci per combattere il dolore e persino medicinali da banco che molti cittadini, anche italiani, potrebbero avere in casa, oltre a sostanze usate in campi più sensibili come l’oncologia, la cardiologia o il mondo dei trapianti: è il contenuto della lista dei 106 farmaci più dannosi secondo la rivista medica francese Prescrire, considerata particolarmente autorevole sulla questione e soprattutto priva di conflitti di interesse, visto che non contiene pubblicità ed è sostenuta interamente da abbonamenti e da vendite di corsi di formazione del personale. I ricercatori, come dettagliato nel nuovo rapporto appena pubblicato, hanno effettuato diversi test scoprendo che numerosi farmaci possiedono un rapporto rischio-beneficio considerato sfavorevole i tutte le situazioni cliniche e che alcuni medicinali presentano persino un’efficacia paragonabile a quella di un placebo, nonostante il rischio di «effetti avversi particolarmente gravi».
Prescrire è una delle poche riviste mediche al mondo completamente indipendenti da finanziamenti pubblicitari e da interessi industriali. Fondata in Francia nel 1981, è nota per la sua rigorosa metodologia nella valutazione di farmaci e trattamenti, basata esclusivamente su prove scientifiche e senza conflitti di interesse. La sua importanza deriva dall’approccio critico e trasparente, il che la rende un punto di riferimento per i professionisti sanitari alla ricerca di informazioni affidabili. Da ormai oltre un decennio, la rivista effettua analisi indipendenti su farmaci particolarmente utilizzati con lo scopo di tutelare la salute dei pazienti ed evitare loro grossi danni collaterali. Gli studi si basano su test che hanno rivelato come alcuni medicinali abbiano «dimostrata efficacia ma effetti avversi sproporzionati», efficacia «meno favorevole rispetto ad altre opzioni esistenti», rapporto danno-beneficio maggiore rispetto a medicinali usati in precedenza e infine efficacia paragonabile a quella di un placebo, ma «comportano un rischio di effetti avversi particolarmente gravi». Nel rapporto di quest’anno sono state introdotte principalmente le seguenti novità rispetto alle edizioni precedenti:
- Fenfluramina nuovamente inserita nella lista: Nel 2024, l’esclusione della fenfluramina è stata rivista per valutarne l’uso nel trattamento della sindrome di Lennox. Tuttavia, i dati clinici dimostrano che il suo rapporto rischio-beneficio resta sfavorevole, rendendo necessario escluderla dall’assistenza medica.
- Nuova aggiunta: reboxetina: Questo inibitore della ricaptazione di noradrenalina e serotonina è stato inserito nella lista. Risulta meno efficace rispetto ad altri antidepressivi e comporta effetti collaterali come disturbi sessuali e perdita di appetito.
- Rimozione di ulipristal: Utilizzato per i fibromi uterini, è stato escluso dalla lista a seguito del ritiro della sua autorizzazione di commercializzazione nell’Unione Europea, dovuto a gravi effetti epatici che in alcuni casi hanno richiesto il trapianto di fegato.
- Valutazione insufficiente per il floroglucinolo: I principali effetti collaterali includono reazioni allergiche gravi (come la sindrome di Lyell) e rischio teratogeno. La sua efficacia nei disturbi intestinali benigni è incerta, e non si prevede che superi l’effetto placebo in altre situazioni. L’uso è sconsigliato, in particolare in donne in gravidanza o che potrebbero concepire.
Ecco invece la lista complessiva dei 106 farmaci più dannosi che utili secondo Prescrire, suddivisi per area terapeutica:
- Oncologia, trapianti e ematologia: defibrotide, mifamurtide, nintedanib, panobinostat, roxadustat, trabectedina, vandetanib, vinflunina.
- Cardiologia: aliskiren, bezafibrato, ciprofibrato, dronedarone, fenofibrato, ivabradina, nicorandil, olmesartan, ranolazina, trimetazidina, vernakalant.
- Dermatologia e allergologia: finasteride 1mg, mequitazina, pimecrolimus, prometazina iniettabile, proteina di arachidi (palforzia), tacrolimus topico.
- Diabetologia e nutrizione: alogliptina, bupropione/naltrexone, linagliptina, orlistat, pioglitazone, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptina.
- Dolore e reumatologia:
Coxib (celecoxib, etoricoxib, parecoxib), aceclofenac, diclofenac orale, ketoprofene in gel, meloxicam, piroxicam e tenoxicam sistemico. Osteoartrite/artrosi: diacereina, glucosamina. Miorilassanti: mefenezina (orale e topica), metocarbamolo, tiocolchicoside. Osteoporosi e vari: denosumab 60mg, romosozumab, cerotti alla capsaicina, colchicina + oppio in polvere + tiemonio, chinina. - Gastroenterologia: acido obeticolico, diosmectite, domperidone, droperidolo, idrotalcite, caolino, metopimazina, beidellite montmorillonite, prucaloprida, tintura di oppio, pomata al trinitrato di glicerina 0,4%.
- Ginecologia ed endocrinologia: tibolone.
- Infettivologia: moxifloxacina.
- Neurologia: alemtuzumab, donepezil, teriflunomide, fenfluramina, flunarizina, galantamina, ginkgo biloba, memantina, naftidrofurile, natalizumab, oxetorone, piracetam, rivastigmina, tolcapone.
- Pneumologia e otorinolaringoiatria: alfa-amilasi, ambroxolo, bromexina, decongestionanti nasali e orali (efedrina, nafazolina, ossimetazolina, fenilefrina, pseudoefedrina, tuaminoeptano, xilometazolina), mannitolo inalato, nintedanib, oxomemazina, pentossiverina, roflumilast.
- Psichiatria: agomelatina, citalopram, dapoxetina, duloxetina, escitalopram, esketamina spray nasale, etifoxina, milnacipran, reboxetina, tianeptina, venlafaxina.
Farmaci per smettere di fumare: bupropione. - Urologia: polisolfato di pentosano orale.
Per consultare la lista completa con le diverse spiegazioni riguardanti i problemi rilevati per ogni medicinale, è sufficiente cliccare su questo link e scaricare gratuitamente il rapporto in lingua inglese.
[di Roberto Demaio]