Negli Stati Uniti una coalizione di 17 procuratori generali ha deciso di unirsi all’indagine avviata dal Congresso contro Anthony Fauci, chiedendo che sia riconosciuto il ruolo dell’ex responsabile della gestione della pandemia alla Casa Bianca in presunte malgestioni, dichiarazioni fuorvianti e nella soppressione del dibattito scientifico. In una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato, i procuratori si dicono pronti nel perseguire tali violazioni, chiedendo una collaborazione su scala nazionale per garantire trasparenza e giustizia.
I procuratori generali hanno chiesto al Congresso di fornire loro i risultati e i mandati che possano portare a indagini statali e potenziali procedimenti giudiziari. Nella lettera da loro pubblicata, riaffermano il loro impegno a sostenere la fiducia del pubblico, garantire la trasparenza e prevenire fallimenti simili in future crisi di salute pubblica. «Il perdono generale del presidente Biden del dott. Fauci è un vergognoso tentativo di impedire che sia riconosciuta la sua responsabilità nei fatti», ha detto il procuratore generale Wilson, a capo del gruppo. «Se sono accertate violazioni delle leggi statali, siamo pienamente pronti a intraprendere azioni appropriate per garantire che la giustizia sia servita», ho poi proseguito.
Nello specifico, nel rapporto finale della sottocommissione della Camera, pubblicato dopo due anni di indagini, vengono riportate alcune conclusioni che evidenziano informazioni fuorvianti, cattiva gestione dei finanziamenti e soppressione del dibattito scientifico. Tra le varie cose l’impegno del dott. Fauci per screditare la teoria della “fuga da laboratorio”, nonostante numerose evidenze la corroborassero. Il dott. Fauci avrebbe poi fornito false testimonianze in merito alla ricerca sul guadagno di funzione finanziata dal National Institutes of Health (NIH) presso l’Istituto di Virologia di Wuhan, specie sulle sovvenzioni fornite ad EcoHealth Alliance, la quale ha poi incanalato i finanziamenti al laboratorio di Wuhan. Il rapporto indica anche la soppressione del dibattito scientifico con cui si è censurata ogni evidenza o preoccupazione sulle pratiche mediche e sui dispositivi adottati nel periodo in questione, e le conseguenti politiche intraprese.
[di Michele Manfrin]
Lo mandino a Guantanamo.