Un negozio per animali situato nel distretto di Brentford, a ovest di Londra, è diventato il primo luogo in Europa dove viene venduta carne coltivata. A darne notizia è la stessa azienda produttrice, Meatly, che specifica come il cibo umido per cani, denominato Chick Bites, sia composto da un mix di pollo coltivato e ingredienti di origine vegetale. Meatly è la prima azienda britannica ad aver ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione di un prodotto a base di carne coltivata, dopo che, nel luglio 2024, il Regno Unito ne ha permesso la produzione e la vendita a esclusivo uso animale. L’obiettivo dell’azienda è testare la reazione del pubblico e degli investitori, con l’intento dichiarato di rendere il prodotto realmente disponibile su larga scala entro tre anni.
La carne contenuta in Chick Bites, secondo i dettagli diffusi dall’azienda, è stata coltivata a partire da una singola cellula animale prelevata da un uovo di gallina, alla quale vengono poi aggiunti vitamine, minerali e amminoacidi per conferirle valori nutrizionali e un sapore analoghi a quelli della carne tradizionale. La coltivazione avviene in contenitori a temperatura e acidità controllate, attraverso un processo di fermentazione definito analogo a quello utilizzato per produrre yogurt o birra. A partire da una singola cellula, sarebbe possibile produrre «abbastanza carne coltivata per nutrire gli animali domestici per sempre», senza l’uccisione di alcun animale.
Il prezzo al dettaglio, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, è di 3,49 sterline per una busta da 50 grammi. Sebbene sia probabile che il prezzo di vendita, appena il doppio rispetto a quello del normale cibo per animali, sia stato mantenuto artificiosamente basso per ragioni pubblicitarie. Infatti, le stime attuali parlano ancora di costi di almeno 63 euro al chilogrammo per la produzione su larga scala, almeno dieci volte superiori al costo di produzione della carne di pollo da allevamento.
Al di fuori del Regno Unito, attualmente nessun altro Paese europeo ha autorizzato la produzione o la commercializzazione di carne coltivata, né per il consumo umano né per l’alimentazione animale. Nell’Unione Europea, la carne coltivata è considerata un novel food e, per essere immessa sul mercato, deve ottenere l’approvazione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e della Commissione Europea. Al momento, alcune richieste di autorizzazione sono in fase di valutazione, come quella della startup francese Gourmey, che nel luglio 2024 ha presentato domanda per un foie gras coltivato, e quella dell’azienda olandese Mosa Meat, che nel gennaio 2025 ha richiesto l’approvazione per il grasso bovino coltivato. Gli unici tre Paesi al mondo in cui la carne coltivata è attualmente autorizzata sono Singapore (dove i bocconcini di pollo coltivato prodotti dalla startup statunitense Eat Just sono stati approvati già nel dicembre 2020), gli Stati Uniti (con le prime autorizzazioni rilasciate nel giugno 2023 alle aziende Upside Foods e Good Meat) e Israele (dove, nel gennaio 2024, è stata autorizzata la produzione e la vendita di carne coltivata da cellule bovine).