Imitare le molecole naturali presenti nella pianta di cannabis sfruttandone le proprietà antidolorifiche ma senza causare effetti che alterano lo stato psicofisico: è quanto riuscito ad un team di ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis e della Stanford University, i quali hanno sviluppato un composto studiato nei topi e dettagliato in un nuovo studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista scientifica Nature. La sostanza è stata chiamata VIP36 e, secondo gli autori, sebbene necessiti di ulteriori studi, potrebbe presto dare una svolta signif...
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Il cannabidiolo, a differenza del cannabinolo non ha effetti psicoattivi ma effetti antidolorifici. Entrambi sono contenuti nella stessa pianta, basta solo separarli o selezionare piante con basse quantità di cannabinolo. Invece la ricerca “business” crea una molecola artificiale (solamente per i VIP?) che può anche funzionare, ma che oltre a creare dipendenza, quanto meno psicologica, non rispetta il meccanismo di autoprotezione esercitato dal dolore su tutti gli organismi viventi: il fentanyl del futuro.Certo che gli americani una ne fanno e cento ne pensano…
Gia’ mi chiedo quanto costera’ questa sostanza sotto brevetto rispetto ad una piantina sul balcone…