Roma si blinda in vista dei funerali di Papa Francesco. Tra strade chiuse al traffico e massicci controlli di sicurezza, la Capitale si prepara ad accogliere molti tra i più importanti leader mondiali e almeno 200mila pellegrini. Per le esequie del Pontefice, l’allerta è massima: le autorità hanno previsto anche l’impiego di bazooka antidrone, controlli di sicurezza in 3D e il posizionamento di tiratori scelti sui tetti dei Palazzi. Nei cinque giorni di lutto indetti dal governo per la morte del Pontefice c’è anche il 25 aprile, in cui si terrà l’80esimo anniversario della Liberazione. Mentre il governo ha invitato i manifestanti a festeggiare «con sobrietà», gli eventi sono ad oggi confermati. L’attenzione si focalizza sull’area di Porta San Paolo, dove nella mattina di venerdì un presidio pro-Palestina si terrà in concomitanza con una cerimonia della comunità ebraica.
Le prime chiusure inizieranno nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 aprile nel quartiere Parioli, in cui si trova Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore statunitense, e dove si attende l’arrivo del presidente USA Donald Trump. Intorno alla struttura di viale Rossini verrà delineata un’area di sicurezza, con chiusure previste anche in via Antonio Bertoloni, via Ulisse Aldovrandi, via delle Tre Madonne e via Paisiello. Ogni spostamento del corteo presidenziale americano sarà monitorati, così come quelli degli altri leader stranieri che approderanno a Roma. Per i funerali di Papa Francesco è stata inoltre segnata in rosso la zona che si estende da piazza Risorgimento alla nuova piazza Pia, comprendendo San Pietro e tutta via della Conciliazione, che porta al Vaticano. «Quelli che stiamo approntando sono piani di sicurezza che includono l’impegno di migliaia di operatori di tutte le forze dell’ordine ma anche di volontari – ha dichiarato Roberto Massucci a margine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura -. L’arrivo di alcune personalità ad altissimo livello e la traslazione delle spoglie di papa Francesco dal Vaticano a Santa Maria Maggiore verranno attenzionate ai massimi livelli».
Massiccio il piano sicurezza previsto per sabato, giorno dei funerali: l’area di piazza San Pietro vedrà l’utilizzo di droni per visionare immagini in 3D dall’alto e la presenza di tiratori scelti sui tetti. All’opera anche artificieri, unità cinofile e polizia fluviale per monitorare l’area del Tevere e squadre speciali dei vigili del fuoco per la gestione di possibili minacce nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche. Se l’ingresso in Piazza San Pietro sarà permesso solo dopo aver superato i metal detector, saranno usati anche sistemi anti-drone, con l’obiettivo di individuare e neutralizzare eventuali apparecchi non autorizzati. Previste bonifiche preventive anche nel sottosuolo.
Ad oggi risultano confermati gli eventi previsti per il 25 aprile. Negli scorsi giorni, il governo ha però invitato a «svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza» nei giorni di lutto nazionale. Inclusa, dunque, la festa della Liberazione dal fascismo del 25 aprile, che celebra quest’anno il suo 80° anniversario. La decisione è stata confermata da una dichiarazione del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che ha dichiarato che le cerimonie saranno consentite «con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno». La decisione ha immediatamente scatenato un’ondata di critiche da parte delle opposizioni politiche e civili, con il presidente dell’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) che ha definito «scandalosa» la decisione del governo, affermando che in questo modo «si strumentalizza un lutto vero».
Gli occhi sono puntati in particolare sull’area di Porta San Paolo, dove nella mattinata di venerdì, in concomitanza con la deposizione di una corona da parte di membri delle comunità ebraiche, avrà luogo un presidio organizzato da gruppi palestinesi. «Porta San Paolo è dei partigiani, non dei complici del genocidio – ha scritto il Movimento giovani palestinesi in una nota -. Denunciamo la grave responsabilità dell’ANPI Nazionale di aver abbandonato la difesa di Porta San Paolo, lasciando che un luogo simbolo venisse usurpato da chi oggi rappresenta un nuovo fascismo». Nello stesso luogo, l’anno scorso la Brigata Ebraica aveva scagliato bombe carta contro i manifestanti pro-pal. Il Viminale ha già predisposto un’unità di uomini in tenuta antisommossa.
Più che altro fa schifo leggere che la Von del cazz cercherà di parlare con Trump al funerale del Papa, sembra quei disgraziati che si vedono ai funerali attaccarsi ai parenti per chiedere favori o vantare crediti, perché socialmente esclusi non riescono contattarli altrimenti, con l’aggravante che è il funerale di un Papa.
Non si potrebbe usare il bazooka contro queste porcherie?
La discrezione non fa’ più parte delle “moderne” classi dirigenti e gli stupidi si ammassano sempre dove il frastuono è maggiore.
Bazooka antidrone? fa ridere sta cosa… i russi hanno sistemi antidrone molto sofisticati, ma io mi immagino il bazooka manovrato da una persona che dovrebbe avere mira perfetta e sangue gelido…
bah