martedì 29 Aprile 2025

La Spagna ha vissuto il più grande blackout di sempre, ma le cause sono ancora sconosciute

Ieri, lunedì 28 aprile, un vasto blackout ha interessato la penisola iberica. L’interruzione della rete elettrica ha coinvolto quasi tutta la Spagna, diverse località portoghesi e porzioni del sud della Francia e del Marocco. In Spagna, il Paese più colpito, sono stati interessati tutti i servizi, dal trasporto pubblico all’illuminazione stradale, fino alle telecomunicazioni; in alcune località la circolazione dei treni e delle metropolitane è stata interrotta durante il servizio, costringendo le autorità ad evacuare i passeggeri. Non è ancora chiaro quante persone siano state coinvolte né le ragioni del blackout. L’elettricità ha iniziato a tornare gradualmente: dopo sette ore dall’interruzione, il 20% della domanda energetica era stato ripristinato e stavano venendo reintegrati i servizi di interconnessione con la Francia meridionale. Alle 6 di oggi, la maggior parte della rete era tornata a funzionare.

Il blackout generale che ha interessato la Spagna è iniziato attorno alle 12:32 di ieri. A essere colpita è stata la maggior parte dei principali centri del Paese, tra cui Madrid, Barcellona, Bilbao, Pamplona, Santiago, Cordoba e Siviglia. Le autorità si sono mosse sin da subito per comprendere la causa del fenomeno e per ripristinare la corrente, dichiarando lo stato di emergenza nazionale. In seguito all’interruzione di corrente sono stati segnalati forti disagi in tutto il Paese. In diverse città, come Madrid, centinaia di auto sono rimaste imbottigliate nel traffico a causa dello stazionamento forzato dei mezzi pubblici. Metro e treni si sono bruscamente fermati in tutto il Paese, intrappolando migliaia di persone. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo El País, i servizi di soccorso hanno ricevuto migliaia di chiamate da cittadini rimasti bloccati negli ascensori o nei vagoni: a Toro, 480 persone che viaggiavano su un treno sono state evacuate con tutti i loro bagagli dopo circa 5 ore in cui erano rimaste chiuse nei vagoni. Alcune stazioni ferroviarie, come quelle di León e Barcellona, hanno deciso di rimanere aperte per offrire un rifugio notturno ai passeggeri che si sono ritrovati improvvisamente senza un posto dove andare.

A causa della caduta della rete, diversi negozi hanno chiuso o limitato le attività, consentendo solo pagamenti in contanti. Il crollo è stato gestito in alcuni luoghi di lavoro e nei servizi essenziali, come gli ospedali, grazie all’attivazione di generatori di emergenza. Nonostante ciò, i servizi ospedalieri hanno subito un forte rallentamento. I giornali riportano anche lunghe code fuori dai negozi, a causa della chiusura dei supermercati, e gravi disagi alle telecomunicazioni. La rete telefonica è stata per ore altalenante, il servizio di messaggistica WhatsApp ha subito interruzioni e internet ha retto solo nelle prime ore. Tutti questi problemi hanno colpito anche alcune aree del Portogallo, tra cui i maggiori centri: Lisbona e Porto.

In alcune zone la corrente elettrica è stata ripristinata a partire dalle 13:30, grazie alle interconnessioni con la Francia e il Marocco. Poco prima delle 19, Red Eléctrica, il gestore nazionale, ha annunciato che il servizio era stato ripristinato in alcune parti dell’Andalusia, Catalogna, Aragona, Paesi Baschi, Galizia, Asturie, La Rioja, Navarra, Castiglia e León, Estremadura, Comunità Valenciana, Murcia, Castiglia-La Mancia e Madrid. Tuttavia, a quell’ora il fabbisogno nazionale di elettricità era ancora lontano dall’essere completamente soddisfatto, tanto che alle 23 il servizio era tornato solo al 51% della capacità. Alle 6 di stamattina, Red Eléctrica ha comunicato che la rete era stata ristabilita al 99,16%, ma ancora adesso, secondo testimonianze dei cittadini, alcuni servizi di trasporto restano chiusi.

La causa del blackout è ancora sconosciuta, ma il premier spagnolo Pedro Sánchez e Red Eléctrica hanno rilasciato alcuni dettagli su come si è verificato il disastro: alle ore 12:32, infatti, è stata rilevata nelle reti elettriche «una fortissima fluttuazione nei flussi di energia», dovuta a una perdita di generazione. In appena cinque secondi si è registrata la perdita di 15 gigawatt di capacità produttiva, che ha scatenato una reazione a catena, portando alla disconnessione dell’intero sistema elettrico spagnolo da quello europeo.

[Foto di copertina: Armando Negro]

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Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.

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