Gli spostamenti per turismo possono essere effettuati liberamente tra le regioni italiane: attualmente all’interno di tutto il territorio nazionale non è prevista alcuna restrizione per poter viaggiare (anche in aereo) e non c’è bisogno di sottoporsi al tampone né è necessaria l’autocertificazione. Al momento, infatti, in Italia tre regioni sono di colore bianco (Sardegna, Molise e Friuli-Venezia Giulia) mentre tutte le altre si sono tinte di giallo, e le regole stabilite per i territori di questi colori non prevedono tali limitazioni per ciò che concerne gli spostamenti. Differente invece la normativa che riguarda le eventuali regioni rosse ed arancioni: per queste ultime infatti c’è bisogno del green pass nazionale per i viaggi fatti per motivi di turismo. Si tratta di un certificato che può essere ottenuto solo dai vaccinati o da chi dimostri di essere guarito dal Covid oppure si sia sottoposto ad un test molecolare o rapido con esito negativo entro le 48 ore precedenti allo spostamento. Attualmente in forma cartacea, esso sarà probabilmente disponibile in forma digitale entro fine giugno in attesa di quello europeo, il cosiddetto certificato “Eu Covid-19”, il quale entrerà in vigore il 1° luglio e permetterà di spostarsi liberamente in tutti i Paesi dell’Unione europea.
Ci si chiede, però, per quale motivo le informazioni sugli spostamenti tra le regioni non siano di dominio pubblico: esse infatti si possono reperire quasi esclusivamente tramite i siti e le pagine social degli aeroporti. Per questo, sebbene stia per iniziare la stagione turistica, gran parte dei cittadini non è assolutamente a conoscenza del fatto che in Italia si possa viaggiare in maniera totalmente libera. Eppure il governo dovrebbe essere interessato a rilanciare il settore del turismo e conseguentemente cercare di promuovere i viaggi all’interno del territorio nazionale.
[di Raffaele De Luca]
Non è una notizia falsa, è la realtà…come dicevo è richiesto tutto ma NESSUNO controlla nulla, né la registrazione ne l’avvenuto tampone, tutto qui.
Attenzione a diffondere notizie fuorvianti, di seguito l’ordinanza del presidente della regione Sardegna che di fatto impone vaccino, guarigione o tampone
Con l’Ordinanza del Presidente n. 5 del 5 marzo 2021 sono state introdotte le disposizioni per chi intende arrivare in Sardegna, prorogate con l’Ordinanza n. 18 del 28 maggio 2021.
Fino al 15 giugno 2021, tutti coloro che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco tramite il modulo on line, e presentare copia della ricevuta di registrazione unitamente alla carta d’imbarco e a un documento d’identità in corso di validità.
La registrazione può avvenire anche tramite la App scaricabile dagli store per i sistemi iOS e Android.
Attraverso la piattaforma i passeggeri che non siano ancora in possesso della certificazione verde di cui agli articoli 2 e 9 del D.L. 52/2021 e dall’articolo 14 del D.L. 65/2021, possono dare atto:
– dell’avvenuta vaccinazione, secondo quanto previsto dall’articolo 9, comma 3 del D.L. 52/2021, con validità di 9 mesi dalla somministrazione della seconda dose;
– che sono trascorsi 15 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino, così come previsto dall’articolo 14, comma 2, del D.L. 65/2021, con validità fino alla somministrazione della seconda dose;
– dell’avvenuta guarigione dall’infezione SARS-COV-2, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto, così come disposto dall’articolo 9, comma 2 del D.L. 52/2021;
– di essersi sottoposti all’esame diagnostico molecolare del tampone rinofaringeo per covid-19 e/o all’esame del tampone antigenico, con esito negativo eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, con esclusione dei minori di anni 2.
E anche in Sardegna dove tutt’ora è richiesta la registrazione con relativa dichiarazione di avvenuta vaccinazione o tampone negativo o di essere guarito ecc ecc poi nessuno controlla nulla!!