Ancora non più di dieci anni fa era possibile muoversi per l’Europa in treno. Dalle principali stazioni italiane si poteva partire per Parigi e per Monaco di Baviera, da Venezia addirittura si partiva alla volta di Zagabria e Belgrado e buona parte dell’Europa continentale era unita dai treni con cuccette della Bahn, la compagnia ferroviaria tedesca. Poi una dismissione totale e apparentemente irreversibile: il trionfo degli aerei a basso costo aveva reso i treni troppo lenti, costosi e vecchi. Un processo che pareva irreversibile. E invece no: pochi mesi fa Austria, Francia, Germania e Svizzera avevano concordato di aumentare nuovamente i treni notturni sulle loro reti ferroviarie ed ora arriva l’annuncio di una società francese che intende sviluppare collegamenti con treni di nuova concezione tra Parigi e dodici città europee, incluse Milano, Venezia, Firenze e Roma.
La Midnight Trains, azienda transalpina a capitale privato, ha annunciato infatti l’intenzione di investire massicciamente sui collegamenti ferroviari a medio raggio (fino ai 1.500 Km). L’idea è quella di proporre un nuovo tipo di treni notturni, senza più cabine miste e con arredi più simili a quelli degli hotel. Insomma una nuova linea di viaggi dal sapore maggiormente contemporaneo, in linea con una società sempre meno disposta a mescolarsi con gli sconosciuti nelle cuccette miste di un tempo. I nostalgici delle lunghe tratte in treno avranno di che storcere il naso, ma è probabilmente vero quanto affermano gli imprenditori d’Oltralpe nel comunicato: «Le persone oggi vogliono l’intimità, non vogliono condividere lo spazio per dormire con uno sconosciuto. Vogliono privacy, sicurezza e un letto di buona qualità». Il tutto, promette l’azienda, sarà a costi concorrenziali con gli aerei a basso costo, ma più piacevole e confortevole.
A prescindere dal successo che avrà l’avventura privata della Midnight Trains quello che è importante sottolineare è il cambio di approccio che si sta verificando sul tema dei trasporti intra-europei. L’emergenza climatica e l’inquinamento hanno insegnato che pensare che la mobilità si possa basare interamente sulle rotte aeree o sui bus a lunga percorrenza non è sostenibile. Il cambio di rotta lo ha segnato anche l’Unione Europea che nella Strategia per la mobilità sostenibile, pubblicata a dicembre 2020 ha previsto un importante spostamento dei passeggeri su rotaia, compresi i treni notturni, tornando a delineare i treni come mezzi di trasporto del futuro e predisponendo investimenti per nuove linee ad alta velocità.
Secondo gli obiettivi che si sono dati diverse compagnie di trasporto pubblico ferroviario (con l’assenza ingiustificata delle Ferrovie dello Stato italiane) nuove tratte Vienna-Monaco-Parigi e Zurigo-Colonia-Amsterdam verranno lanciate a dicembre 2021. Nel 2022, invece, Zurigo sarà collegata a Roma e nel 2023 Berlino, Bruxelles e Parigi avranno servizi di cuccette. Barcellona entrerà a far parte della rete nel 2024.