martedì 3 Dicembre 2024

Ora lo dice anche Crisanti: “Noi pensiamo che coi vaccini si risolva tutto, ma non è così”

«Noi pensiamo che coi vaccini si risolva tutto, ma non è così. Per un virus che cambia come questo basare tutto su di essi a mio avviso non avrà l’effetto sperato, perché non abbiamo la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui il SARS-CoV-2 muta». Parole dette niente meno che da Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, uno degli esperti che solitamente riempiono i salotti dei talk show televisivi a tema Covid, già consulente tecnico della regione Veneto durante il periodo più critico della prima ondata.

Nell’intervista, rilasciata a Radio Cusano Campus, Crisanti specifica il motivo per il quale la vaccinazione non sarà a suo avviso risolutiva: «Per riformulare il vaccino ci vogliono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone». Insomma, secondo Crisanti, il successo della campagna vaccinale in atto non comporterà la sconfitta del virus, il quale nel frattempo avrà con buone probabilità continuato ad evolversi in nuove forme sempre più adatte ad aggirare i sieri attualmente in commercio fino a renderli sempre meno efficaci.

Parole che dovrebbero quanto meno aprire un dibattito, anche perché rappresentano la riformulazione all’interno del confronto mainstream di dubbi da tempo espressi nella comunità scientifica. Settimane fa venne non solo emarginato dalla discussione pubblica ma addirittura ridicolizzato sui sedicenti siti di fact-checking il dott. Pierluigi Garavelli, primario di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, che disse cose molto simili, affermando che fosse un grande rischio vaccinare durante il picco epidemico e che la strategia di contrasto al virus avrebbe dovuto basarsi innanzitutto su comportamenti responsabili e cure domiciliari «assolutamente disponibili e valide».

Le opinioni espresse ora anche da Crisanti, tra l’altro, sono le stesse di uno studio scientifico pubblicato su Plos Biology nel 2015, dal quale era emerso che i virus possono diventare più aggressivi e pericolosi quando si usano vaccini “imperfetti”, ovvero che prevengono la malattia ma non la trasmissione del virus ad altri individui. I ricercatori statunitensi e britannici avevano analizzato vari tipi di vaccini, concludendo che quelli che funzionano perfettamente, come i vaccini contro vaiolo, polio, orecchioni, rosolia e morbillo, sono capaci di prevenire la malattia ed anche la trasmissione del virus, mentre quelli imperfetti consentono al virus di sopravvivere, circolare ed evolvere verso forme più aggressive.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

12 Commenti

  1. Ma dai! Incredibile, anzi impossibile pensare che questa valutazione non potesse essere fatta prima. Mica vorrà vendere i monoclonali??

  2. Non se avete notato.
    Ma da quando ha detto questo è scomparso dai radar televisivi.

    Chi non bela con il gregge non esiste più.

  3. E poi c’è l Antibody-dependent Enhancement.
    In pochi ne parlano, c’è chi sostiene sia peculiarità anche di alcuni coronavirus, e chi invece sostiene che assolutamente i coronavirus non ne siano soggetti…
    Quando ci dicevano che la matematica non è un opinione…oggi direbbero il contrario!

  4. Cambiando discorso senza cambiare discorso, come mai da quando c’è biden non si sente piu parlare dei contagi e dei morti negli stati uniti? il vaccino, in america funziona e negli altri paesi no? ci han fatto una testa tanta con il virus negli states, che negli ultimi mesi mi sono pure dimenticato della loro esistenza.

  5. Il dottor Crisanti non ha nessun disturbo della personalità, lui fa fatica a dominare la sua coscienza e per questo fa delle dichiarazioni che trapelano compromessi di verità e sottomissione… speriamo che la sua coscienza vinca perché se ciò dovesse accadere altri medici lo seguirebbero rompendo l’ argine di omertà e la verità dilagherebbe come un fiume in piena…. Ah che meraviglia!!!

  6. Grisanti è uno dei pochi che ogni tanto lascia trapelare qualcosa dalla propria coscienza.
    Essendo molto noto ed esibito il mainstream fa fatica a ignorarlo.

    Articolo molto interessante, soprattutto perchè ricorda gistamente Garavelli e altr medici messi alla gogna che semplicemente dicevano le stesse cose solo qualche mese prima.

  7. Ma questo la coerenza non sa che cos’è! Tutto è il contrario di tutto, ma persone così dovrebbero essere chiuse in un ripostiglio e non invitate a destra e manca, fessi quelli che li seguono e non aprono le orecchie!

    • Gli altri (Bassetti, Burioni, Locatelli, …) sono molto peggio.
      Almeno Grisanti ogni tanto dice qualcosa di vero.

      Se sente Basetti sembra di sentire un funzionario della polizia politica.

  8. Sacrosanto! Ma temo che il dottor Crisanti soffra di un disturbo di personalità: adesso ha detto così, pochi giorni fa diceva che i non vaccinati dovrebbero pagarsi le cure sanitarie…

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria