venerdì 22 Novembre 2024

Covid in Israele ed efficacia dei vaccini: cosa dice una vera analisi dei dati

Record di contagi, quarta ondata, terza dose. Su quel che sta accadendo in Israele c’è molta confusione. Sulla spinta della variante a maggior trasmissibilità, le nuove infezioni sono effettivamente in aumento. I freddi numeri sono i seguenti: casi di positività paragonabili con le due precedenti ondate (circa seimila casi al giorno), ricoveri un po' più bassi (la media degli ultimi 7 giorni registrata ieri parla di 1.013 ricoveri contro i 1.701 del 2 gennaio scorso, data circa sovrapponibile per numero di casi e curva epidemiologica), ricoveri in terapia intensiva dimezzati (117 ieri contro i...

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23 Commenti

  1. Qui si stabilisce l’efficacia dei vaccini in base alla minore ospedalizzazione ma è plausibile pensare che si tende a ricoverare più facilmente un non vaccinato che un vaccinato, i dati che si leggono qui dal ministero della salute inglese (a pag. 22 e 23):
    https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1012644/Technical_Briefing_21.pdf
    confermano una maggiore ospedalizzazione dei non vaccinati ma mostrano chiaramente molti più decessi nei vaccinati, su 73,372 casi di covid variante delta su vaccinati (con doppia dose + 14 giorni) ci sono stati 679 decessi, mentre su 183,133 casi di non vaccinati ci sono stati solo 390 decessi.

  2. A volte sembra che i commenti dei lettori
    Siano piu sensati del articolo.
    Si confrontano dati di gennaio con agosto e non si firmano gli artícoli.
    Bravi !sembra di leggere il corriere.
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    • Ero in dubbio se rispondere a un commento così sgarbato e irrispettoso. Ad ogni modo le risposte alle domande che ha riproposto le può leggere sotto gli altri commenti. Saluti.

      • Chiedo sinceramente scusa.
        Non era mia intenzione offendere.
        Semplicemente ero deluso,considerando questo giornale un angolo di verita.
        Non alimento oltre la polémica,sólo vi faccio presente che manca un dato importante,che e’
        Il número di tamponi effetuati e poi il número di eventi avversi dati dal vacino,che non conosceremo mai.
        Mentre il dato dei ricoveri e dei decessi quello mi sembra piu attendibile ovvero uguale al 2020
        nonostante sía passato 1 anno e dovrebbero essere piu bassi credo.
        Non sará che gli stessi vaccini aumentino gli infettati?
        Non sono certo un no vax ,i miei figli sono vaccinati
        regolarmente per tutte le malattie,quelle si veramente terribili.
        Sarei contento che questi pseudo vaccini
        funzionassero,ma lasciatemi diffidare di coloro che ci danno i dati.

  3. E’ un continuo arrampicarsi sugli specchi per dimostrare l’indimostrabile. Questi cosiddetti vaccini sono un fallimento, lo dicono i dati e lo dicono gli scienziati (Fauci in primis). Dall’inizio della campagna vaccinale in tutto il mondo si registrano più infezioni e più morti a parità di periodo considerato. L’immunità di gregge non si avrà mai. Le stesse case farmaceutiche stanno studiando “alternative”. Non capisco questo insistere davanti alle evidenze.
    La Danimarca preannuncia il ritorno alla normalità ad ottobre e l’Australia va in lockdown per due casi. Gli schieramenti cominciano a delinearsi. L’OMS, ma l’ONU soprattutto, devono essere smantellati.

  4. Ragioniamo anche su una cosa: se, ora che hanno ottenuto una discreta copertura vaccinale, iniziano a curare come si deve chi si ammala, è ovvio che ne derivano meno casi gravi. Quindi attenzione alle vendite di farmaci efficaci, che sono rimaste invece ferme quando non c’era copertura vaccinale.

  5. Come già commentato ritengo che fare un confronto tra gennaio e agosto non abbia molto senso, gennaio è uno dei mesi influenzali, agosto no, sarebbe stato interessante in effetti avere il confronto agosto 2020 – agosto 2021, ci sarebbe stata maggiore evidenza degli effetti delle vaccinazioni…

    • Il confronto agosto-gennaio è stato fatto in quanto si presentavano numeri di casi e curva epidemiologica molto simile. Vero che la stagione è diversa, ma si parla di incidenza di ospedalizzazioni e decessi sui positivi (non sul totale della popolazione), e su questo la stagionalità non pare influisca. Ad ogni modo l’obiezione ha una sua pertinenza, per completezza il confronto si può fare anche tra 19 agosto 2021 e 19 agosto 2020 (dati sempre presi dal ministero della Salute israeliano: https://datadashboard.health.gov.il/COVID-19/general)

      19 agosto 2021: media casi giornalieri 6549, ricoverati in terapia intensiva 117, decessi 19

      19 agosto 2020: media casi giornalieri 1399, ricoverati in terapia intensiva 116, decessi 12

      Confrontando medesimi periodi stagionali si può quindi ribadire quanto abbiamo scritto nel pezzo: “almeno per ora, contro la variante Delta, si può confermare che i vaccini assolvano dignitosamente a una funzione di profilassi contro i decorsi più gravi del Covid”

  6. Non vedo il nome dell’autore dell’articolo, è solo una dimenticanza o prassi comune del vostro giornale? D’ora in poi vorrei vedere solo articoli firmati, grazie!

    • Salve Sara, l’articolo non è firmato semplicemente perché per le ricerche e la stesura c’è stato un lavoro che ha coinvolto vari membri della redazione, quindi è stato fatta dalla redazione. Sempre quando un nostro pezzo non è firmato questa è la ragione.

      Un saluto

  7. Se pensiamo al grafico dei decessi nel corso del 2020 risulta evidente il concetto di stretta correlazione tra stagionalità e gravità dei sintomi influenzali.
    Lo sa anche la nonna.
    Come sa che ogni anno l influenza è diversa ( oggi chiamata variante ).
    Alla luce di questo mi domando che significato possa avere un raffronto gennaio/agosto 2021, pur dopo vaccinazione.
    Non sarebbe più corretto un confronto agosto20/agosto21 ?

    • Concordo con lei, questi raffronti hanno poco senso. Così come fare deduzioni da uno studio dove su 258.000 veterani si rilevano solo 410 casi d’infezione (in un certo lasso di tempo immagino che non è riportato qui) non significa nulla se non raffrontato ad uno stesso campione non vaccinato. La riduzione del rischio assoluto di questi vaccini (ARR) è molto bassa, nell’ordine dell’1%, perché non è così facile contrarre il covid in modo sintomatico, in soggetti under 60 in salute la maggioranza dei casi è asintomatica/paucisintomatica. Questo è stato rilevato nel test EMA su 42000 soggetti divisi in placebo e vaccinati. Insomma, io ricordavo che il metodo scientifico fosse un’altra cosa.

    • Incollo anche qui la risposta data ad altro commento che muoveva la stessa obiezione.

      Il confronto agosto-gennaio è stato fatto in quanto si presentavano numeri di casi e curva epidemiologica molto simile. Vero che la stagione è diversa, ma si parla di incidenza di ospedalizzazioni e decessi sui positivi (non sulla popolazione in generale), e su questo la stagionalità non pare influisca. Ad ogni modo l’obiezione ha una sua pertinenza, per completezza il confronto si può fare anche tra 19 agosto 2021 e 19 agosto 2020 (dati sempre presi dal ministero della Salute israeliano: https://datadashboard.health.gov.il/COVID-19/general)

      19 agosto 2021: media casi giornalieri 6549, ricoverati in terapia intensiva 117, decessi 19

      19 agosto 2020: media casi giornalieri 1399, ricoverati in terapia intensiva 116, decessi 12

      Confrontando medesimi periodi stagionali si può quindi ribadire quanto abbiamo scritto nel pezzo: “almeno per ora, contro la variante Delta, si può confermare che i vaccini assolvano dignitosamente a una funzione di profilassi contro i decorsi più gravi del Covid”

  8. Concordo con gli altri due commenti. Se un minimo di beneficio c’è, per quanto riguarda la minor possibilità di sviluppare forme gravi di malattia, come possiamo continuare a vaccinare con ulteriori dosi, quando ci sono studi accreditati che affermano che è proprio la proteina spike quella che provoca danni a tutti gli organi, in questa malattia.. cosa succederà visto che continuiamo a stimolare il nostro corpo a produrne sempre di più? Non è che fra qualche anno ci troveremo in ginocchio per l’insorgere di innumerevoli patologie che non potremo più curare?! Visto che ci sono e funzionano, perchè non puntare TUTTO sulle cure precoci?

    • Purtroppo credo la risposta sia il mostruoso conflitto di interesse che abbiamo ormai nel campo medico-scientifico, politico, e nei media, dove il potere finanziario detta le linee guida. Non è complottismo è la realtà.

  9. Pienamnte daccordo con Benedetto.
    L’articolo è apprezzabile ma in tutto il discorso c’è un convitato di pietra: il rischio associato alla vaccinazione.
    Non esistono dati attendibili in merito nemmeno per i rischi immediati inmancanza di una soreglianza attiva.
    (qui uno squarcio di verità: https://visionetv.it/la-strana-estate-dei-malori-improvvisi-dal-1-al-15-luglio-199-casi-di-decessi/)
    Ancor meno esiste qualche conoscenza dei rischi a medio e lungo termine.
    Quindi, perfino sei vaccino fosse efficace e immunizante al 100% non ci sono le condizioni minime per utilizzarlo e tanto meno per imporlo come sta avvenendo.

    • Più che altro non in soggetti sani e under 50, non ha alcun senso, non c’è stata alcuna pandemia in questa fascia di persone. Potrebbe avere senso solo se se il vaccino garantisse al 100% la protezione dal contagio e quindi l’eradicazione del virus ma è impossibile.

  10. Una cosa sola è sicura: il vaccino è solo dannoso, bisogna dismetterlo subito, servono le cure domiciliari precoci. E basta

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