Il Senato del Messico ha approvato il disegno di legge federale per porre fine alla sperimentazione cosmetica sugli animali (pratica che ogni anno causa la morte di circa 500.000 esseri viventi) facendo del Messico il primo Paese del Nord America, e il quarantunesimo al mondo, in cui non saranno più effettuati test sugli animali per prodotti cosmetici. La nuova legge non si limita al solo perimetro messicano, ma intende vietare la produzione, l’importazione e la commercializzazione di cosmetici testati su animali in altre parti del mondo. Inoltre, arriva dal Senato l’approvazione da due a sette anni di carcere per chiunque possa essere coinvolto in esperimenti sugli animali.
Un passo avanti importante, reso possibile dall’azione di – tra gli altri – Humane Society International/Messico (HSI), l’ONG Te Protejo e dal voto unanime dei senatori. Come specificato nella campagna di Humane Society International, Be Cruelty Free, i test cosmetici sugli animali sono perlopiù esperimenti arcaici (ideati infatti più di mezzo secolo fa) di avvelenamento chimico, mentre esistono metodi moderni efficaci per la sicurezza cosmetica e, allo stesso tempo, salvifici per gli animali. Esistono dunque modi per evitare di acquistare prodotti che non rispettino il mondo animale, ma saperlo non è abbastanza. Sempre seguendo gli ultimi aggiornamenti HSI, i divieti sono un inizio fondamentale, ma è imperativo che quanti più Paesi possibili passino al più presto dalla sperimentazione animale a metodi non animali all’avanguardia. Fortunatamente, dal 2013 in tutti i Paesi dell’Unione Europea è entrato in vigore il divieto assoluto di vendere o importare prodotti e ingredienti cosmetici testati sugli animali (Regolamento Europeo 1223/2009) e a seguire la stessa strada sono stati – progressivamente – anche Brasile, India, e Corea del Sud. E se il Messico è il quarantunesimo Paese al mondo e solo il primo nel Nord America, vuol dire che in alcune parti del mondo si è ancora indietro.
Negli Stati Uniti, solo dal 2019 esiste a legge federale Humane Cosmetics Act legislazione che proibisce i test sugli animali e la vendita di cosmetici testati sugli animali. L’anno successivo, le leggi relative al divieto sono entrate in vigore in California, Illinois e Nevada e a seguire in altri Stati, in tutto sei, di cui l’ultimo è stato il Maine a giugno di quest’anno. Dei traguardi che fanno sperare al raggiungimento, in tutti gli Stati, di tale cambiamento solo che positivo. C’è invece ancora lavoro da fare in Cina, in cui da sempre si richiedono test sugli animali per qualsivoglia prodotto cosmetico. Poi, la Cina ha iniziato a muoversi per cambiare un’usanza tanto obsoleta e crudele, ma storicamente imponente nel Paese. Solo per alcuni prodotti cosiddetti “ordinari”, come shampoo o mascara, i test sugli animali non sono più obbligatori. Nel 2021, un’altra conquista, visto che la Cina ora permette anche l’importazione di cosmetici ordinari senza la necessità di test sugli animali. Rimane comunque il problema dei cosmetici per “usi speciali”, ancora obbligatoriamente da testare sulle cavie in laboratorio.
[di Francesca Naima]