venerdì 22 Novembre 2024

Londra scende in strada per la libertà di Julian Assange

Centinaia di persone si sono riunite in un corteo di protesta giunto fin sotto il palazzo dell’Alta Corte di Londra, dove i giudici il prossimo 27 e 28 ottobre si riuniranno per valutare la nuova richiesta di estradizione formulata dagli Stati Uniti nei confronti del giornalista d’inchiesta Julian Assange. È l’ultimo atto di una persecuzione che priva il fondatore di WikiLeaks della libertà da ormai dieci anni. Un processo che, oramai è provato oltre ogni dubbio, si basa in gran parte su prove fornite da un testimone non attendibile.

Se il tribunale di Londra concedesse l’estradizione, Assange rischierebbe una condanna a 175 anni per “spionaggio”. Ovvero per aver svelato al mondo oltre 10 milioni di documenti riservati attraverso i quali abbiamo conosciuto la verità su molte malefatte dei governi occidentali. Innanzitutto quelle degli Usa in Iraq e Afghanistan, costate nel complesso centinaia di migliaia di morti. Rivelazioni talmente scomode che la CIA in passato non esitò a mettere in campo un piano per ucciderlo.

Dall’11 aprile 2019 Assange è incarcerato in Inghilterra con accuse giudicate pretestuose dalle organizzazioni per i diritti umani. Prima per violazione dei termini della libertà su cauzione (conseguente a controverse accuse di stupro dalla Svezia) e poi per le accuse di cospirazione e spionaggio da parte degli Stati Uniti. Ad oggi, Julian Assange si trova nella prigione di massima sicurezza britannica di Belmarsh.

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