Il generale al-Burhan, a capo del recente colpo di Stato in Sudan, ha affermato di non voler far parte del governo civile che si formerà dopo l’attuale periodo di transizione. Al-Burhan ha dichiarato che non si è trattato di un golpe ma di una “rettifica del corso della transizione” e ha negato la responsabilità del proprio esercito negli scontri che, durante le proteste dei giorni scorsi, hanno portato alla morte di 14 manifestanti. “Ci impegnamo a cedere il potere a un governo civile di competenza nazionale e a preservare la transizione da qualsiasi interferenza che possa ostacolarla” ha dichiarato al-Burhan ad al-Jazeera. Il colpo di Stato ha suscitato una condanna internazionale che ha portato a tagli agli aiuti finanziari per il Sudan.