venerdì 22 Novembre 2024

I “no vax” hanno rivelato l’indirizzo di Draghi? È una bufala totale

In questi giorni tutti i media mainstream hanno pubblicato la medesima notizia: quella secondo cui i cosiddetti “no vax” avrebbero rivelato, tramite il servizio di messaggistica Telegram, l’indirizzo di casa del premier Mario Draghi. Il Corriere della Sera, la Repubblica e Fanpage sono sono alcuni dei giornali che hanno condannato tale diffusione, parlando di un Mario Draghi «finito nel mirino dei no vax» e riportando anche la volontà di questi ultimi di recarsi «ogni sera alle 21 sotto il suo appartamento». Tuttavia, il modo in cui i giornali hanno dato la notizia – sottintendendo che l’indirizzo del premier fosse stato pubblicato per la prima volta – fa sì che essa sia una vera e propria fake news. Ciò in quanto l’indirizzo di casa di Draghi era già in precedenza facilmente reperibile: facendo una rapida ricerca su Google chiunque avrebbe potuto venirne a conoscenza.

Nel periodo in cui Draghi divenne Presidente del Consiglio, infatti, su internet circolarono diversi articoli riguardanti la sua casa. Il 3 febbraio 2021, ad esempio, il quotidiano RomaToday rese noto che Draghi viveva a Roma, pubblicando altresì l’indirizzo di casa nonché specificando le caratteristiche dell’appartamento. Ma non si tratta di certo dell’unico testo del genere: anche Casa Magazine scrisse un articolo intitolato «La casa di Mario Draghi a Roma, quartiere Parioli», in cui non solo venne diffuso l’indirizzo di casa del premier, ma anche allegata una foto della stessa. Infine, il 25 febbraio 2021, proprio il Corriere della Sera condivise un video dell’Agenzia Vista avente ad oggetto un’intervista ai «commercianti dei Parioli dove abita Draghi a Roma» ed in cui, tra l’altro, venne ripresa la casa del Presidente del Consiglio. Alla luce di tutto ciò gli articoli pubblicati in questi giorni dai noti giornali, in cui tale diffusione viene indicata come opera dei “no vax”, sono totalmente inesatti.

[di Raffaele De Luca]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria