Le elezioni presidenziali cilene si sono concluse con la vittoria del 35enne di sinistra Gabriel Boric sul conservatore Kast, sostenitore delle passate dittature cilene e del presidente brasiliano di estrema destra Bolsonaro. Boric ha vinto cavalcando l’onda della rabbia per il modello economico cileno sempre più improntato al mercato, considerato causa della crescita economica ma anche dell’esacerbarsi delle disuguaglianze sociali. Il suo programma prevede anche politiche di inclusione sociale a sostegno dei gruppi LGBTQ+. Il neoeletto presidente, il più giovane nella storia del Cile, salirà in carica a marzo e dovrà comunque cercare un dialogo con l’opposizione, vista la forte presenza del fronte di destra di Kast in Parlamento e in Senato.