Le forze ribelli del TPLF (Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray) hanno annunciato il ritiro dalle regioni di Amhara e Afar, confinanti con quella del Tigray. In una lettera alle Nazioni Unite, il capo del TPLF ha scritto che la mossa costituisce “un’apertura decisiva per la pace”, oltre a chiedere una no-fly zone per gli aerei ostili sul Tigray, embarghi sulle armi ad Etiopia ed Eritrea (sua alleata) e aiuto per verificare che le forze armate etiopi si fossero effettivamente ritirate dalla regione. Il TPLF spera che in questo modo la comunità internazionale possa garantire gli aiuti umanitari, dopo il blocco imposto al loro ingresso dal governo etiope, secondo le accuse delle Nazioni Unite.