Insieme alla Danimarca, che ha da poco avviato l’abbattimento di 17 milioni di animali, sono 6 i Paesi nel mondo in cui i visoni negli allevamenti sono risultati positivi al Sars-Cov-2. L’Oms ha annunciato che tra questi c’è anche l’Italia. Ma non è finita: in Olanda, pochi giorni fa, sono state abbattute circa 215.000 galline, poiché un’epidemia di un ceppo di influenza aviaria è stata rilevata in una fattoria. Inoltre, in Germania, ormai da qualche mese, stanno cercando di bloccare il dilagarsi della peste suina africana. Si teme che il virus, attualmente innocuo per l’uomo, possa raggiungere gli allevamenti, il che significherebbe un nuovo abbattimento di massa.
Gli allevamenti intensivi, a causa dell’altissima densità e della bassa diversità genetica degli animali allevati, offrono uno spazio eccellente per la rapida diffusione dei virus.
Le malattie più pericolose che hanno colpito la popolazione umana negli ultimi anni sono dovute a zoonosi. Il 60% degli agenti patogeni noti alla medicina moderna ha origine animale.