Nella serata tra il 23 e 24 novembre, il razzo cinese Chang’e 5 ha lasciato il Wenchang Space Launch Center, nella provincia di Hainan, diretto verso il nostro satellite. La sua missione è quella di riportare sulla Terra dei campioni di rocce lunari. E’ il primo tentativo fatto al mondo, da oltre 40. Pechino sta riversando miliardi nel suo programma spaziale gestito dai militari, con lo scopo di avere una stazione spaziale con equipaggio entro il 2022 ed inviare esseri umani sulla Luna. Obiettivo del lancio di Chang’e 5 è spalare rocce e suolo lunari, per aiutare gli scienziati a conoscere origini, formazione e attività vulcanica della Luna, in superficie.
La navicella cinese di Chang’e 5, sembra composta da quattro moduli: due resteranno in orbita, mentre altri due (un lander che raccoglierà i campioni e un modulo di ascensione per il ritorno) toccheranno la superficie. L’area scelta per l’atterraggio è l’Oceanus Procellarum, mare vulcanico già esplorato. Il rientro previsto in Cina, avverrà intorno alla metà di dicembre.