Almeno 150.000 persone hanno sfilato a Parigi, nonostante il lockdown, per protestare contro le violenze della polizia e chiedere il ritiro della «legge sulla sicurezza globale». In particolare i francesi hanno reagito all’articolo 24 che vieta di filmare poliziotti e gendarmi in azione e di diffondere poi i video «con intenzioni malevole». Durante la giornata di ieri le manifestazioni diurne sono avvenute pacificamente in più di 70 città francesi. Durante la serata sono scoppiati diversi scontri che hanno portato, secondo i media locali, a 37 agenti feriti e 46 arresti.
I manifestanti esprimono la loro rabbia per un progetto di legge sulla sicurezza pubblica, approvato questa settimana dalla camera bassa del parlamento. In particolare, la nuova legge (art. 24) prevede un anno di carcere e 45.000 euro di multa per chi diffonde immagini di poliziotti con il non meglio precisato “intento di nuocerne l’integrità fisica/psichica”. La legge disciplina inoltre l’uso della videosorveglianza negli spazi pubblici (art. 20 e 22) e il ricorso ai droni per controllare l’ordine pubblico (art. 21).