Il Global Terrorism Index (GTI) del 2020 riporta questa settimana che le morti per terrorismo hanno raggiunto il picco nel 2014 e da allora il numero di morti è diminuito del 59%. Il rapporto annuale sviluppato dal think tank Institute of Economics and Peace (IEP) utilizza vari fattori per calcolarne il punteggio, tra cui decessi, lesioni e danni alla proprietà. 103 paesi hanno migliorato i loro punteggi. Afghanistan e Nigeria hanno avuto la maggior diminuzione delle morti, sebbene siano gli unici 2 Paesi ad aver subito più di 1.000 vittime. Il Medio Oriente e il Nord Africa hanno registrato il più grande miglioramento, registrando il numero più basso di morti dal 2003. Il maggiore aumento del terrorismo, invece, si è verificato in Burkina Faso, con un peggioramento anche per Sri Lanka, Mozambico, Mali e Niger.
Il conflitto rimane il motore principale del terrorismo: oltre il 96% delle morti nel 2019 si è verificato nei paesi già in conflitto. Questa diminuzione è stata anche accompagnata dall’attuale pandemia che ne ha ridotto l’impatto del 25%. Il Covid-19 infatti ha portato ad un calo sia degli incidenti che dei decessi nella maggior parte del mondo.