venerdì 22 Novembre 2024

Lavorare un giorno in meno a salario pieno: nel Regno Unito parte l’esperimento

Nel Regno Unito è partito un esperimento storico: 3300 persone lavoreranno un giorno in meno, mantenendo lo stesso salario. Si parla di dipendenti provenienti da settanta aziende britanniche di ogni tipo – da fornitori di servizi finanziari a un ristorante fish-and-chips – che, per sei mesi, proveranno a lavorare per quattro giorni a settimana.

La sperimentazione del nuovo modello lavorativo è stata organizzata dalla ONG 4 Day Week Global assieme al think tank Autonomy e alle università di Cambridge, Oxford e Boston. Si tratta del cosiddetto modello 100:80:100, secondo il quale i lavoratori, continuando a percepire il 100% dello stipendio ma restando in servizio per l’80% delle ore, si impegneranno a mantenere il 100% della produttività. Ovviamente, durante l’esperimento, il team di ricercatori monitorerà costantemente i dipendenti al fine di valutare l’impatto dell’innovativo modello lavorativo sulla salute – sia fisica che mentale-, sulla qualità della vita, sulla soddisfazione professionale, sul consumo di energia e sulle differenze di genere. Saranno studiate e valutate anche le performance lavorative, per verificare se subiranno variazioni rispetto alla tradizionale settimana di lavoro comprendente cinque giorni.

Tutte le aziende coinvolte hanno deciso volontariamente di partecipare perché consapevoli dell’alta probabilità di successo del progetto. Nel 2015, infatti, un esperimento simile è stato effettuato in Islanda e i risultati hanno mostrato come la settimana “corta” riduca in modo significativo il livello di stress nei dipendenti, senza però apportare cambiamenti negativi nella produttività. In generale, con la pandemia, milioni di dipendenti sono passati allo smart working riducendo tempi e costi, e chiedendo una maggiore flessibilità. Le richieste di ridurre la settimana lavorativa si sono così diffuse in molti paesi. Prossimamente, infatti, anche in Spagna e Scozia partiranno sperimentazioni analoghe.

[di Eugenia Greco]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

2 Commenti

  1. In Italia nel frattempo l’esperimento inverso è partito da decenni, lavori 2 giorni in più e guadagni come lavorassi 3 giorni di meno! I”migliori” sempre più “migliori”!

    • Hai ragione! Per giunta con la scusa dello smartworking tolgono buoni pasto le spese quali enenrgia elettrica, riscaldamento ecc. sono a carico del dipendente e in molti casi con la scusa di lavorare da casa se un lavoratore è in malattia lo si fa lovarare lo stesso.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria