Il nuovo capo dell’esercito britannico Patrick Sanders ha dichiarato: «L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sottolinea il nostro scopo principale: proteggere il Regno Unito essendo pronti a combattere e vincere le guerre di terra. Inoltre, rafforza l’esigenza di scoraggiare l’aggressione russa con la minaccia della forza». In una lettera indirizzata a “tutti i gradi e ai dipendenti pubblici”, il generale Sanders ha poi aggiunto: «Il mondo è cambiato dal 24 febbraio e ora c’è l’imperativo categorico di forgiare un esercito in grado di combattere a fianco dei nostri alleati e di sconfiggere la Russia in battaglia».
Le dichiarazioni del capo dell’esercito britannico, a dispetto del tono utilizzato, non implicano lo scoppio immediato di una guerra in Europa, ma comunque preoccupano perché rivelano il pessimo stato in cui versa la diplomazia tra le parti: Russia da un lato e Occidente dall’altro, che da mesi accenna a una “guerra lunga e duratura”. A quasi quattro mesi dall’inizio delle ostilità, non si è giunti a un accordo definitivo e quelli “temporanei” – riguardanti ad esempio i corridoi umanitari – hanno mostrato diversi limiti, tra cui l’effettività. Gli incontri organizzati per sbloccare le forniture di grano e altri beni alimentari fermi nei porti ucraini hanno evidenziato la lontananza fra le parti, in un contesto di escalation verbale che coinvolge Mosca e Kiev – ma non solo – e allontana la fine del conflitto. Particolarmente attivo su questo fronte si è rivelato essere proprio il Regno Unito, che a fine aprile ha dichiarato – attraverso il viceministro della Difesa – di considerare interamente legittimo l’uso da parte ucraina di armi fornite dal paese «per prendere di mira obiettivi all’interno del territorio della Russia». Alle parole ha fatto poi seguito in questi ultimi quattro mesi l’invio di armamenti a Kiev, tra cui i “sistemi missilistici M270 a lungo raggio” annunciati a inizio giugno, insieme alla collaborazione con l’esercito ucraino che in territorio britannico sarà addestrato a utilizzare i lanciarazzi forniti.
[di Salvatore Toscano]
L’america fomenta la guerra in europa e i suoi cani europei sono sempre più feroci per accontentare il padrone. Peccato che i cani d’europa non ubbidiscano ad un padrone europeo ma ad uno oltre oceano. (le maiuscole omesse non rappresentano un errore ortografico ma una scelta).
Pensare che esiste gente al comando di forze militare che si frega le mani al pensiero di una bella guerra da fare, mi fa venire il vomito e mi fa ancor di più comprendere che l’umanità ha definitivamente fallito!
Concordo
Mai istigare il cane che dorme…