venerdì 22 Novembre 2024

Le organizzazioni della globalizzazione neoliberista

La globalizzazione è un fenomeno complesso che si fonda e si manifesta in vari ambiti quali quello economico, politico e culturale. A seconda dell'ambito che si prende in considerazione cambierà il punto di vista sulla sua origine: i diversi aspetti analizzati per misurare la globalizzazione ne determinano l'epoca di origine. Se guardiamo all'interdipendenza e all'integrazione della sfera economica con quella politica e quella culturale della società, la globalizzazione è un fenomeno moderno che ha visto un suo vasto sviluppo in  epoca post-moderna. In altre parole, strutture e strumenti della...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

2 Commenti

  1. Analizzando il fenomeno dal punto di vista prettamente economico si potrebbe dire che la globalizzazione sia cominciata in Italia dopo le guerre annibaliche. Quei pochi contadini/guerrieri che erano riusciti a conservare il podere (che costuiva piò o meno fino a allora l’unità economica della Repubblica) mentre la maggior parte dovette emigrare nelle città per cercare di sopravvivere, quei pochi contatiini/guerrieri dovevano combattere (finita la guerra vera e propria) contro la concorrenza dei latifondisti. I quali (dopo aver comprato a prezzo stracciato i poderi dei contadini/guerrieri finiti in misera per aver combattuto la guerra) producevano grano a bassissimo costo grazie agli schiavi (un prodotto delle guerre). Il grano veniva importato (a bassissimo costo) anche dalle province dove ovviamente lavoravano schiavi. Stessi metodi, stessi scopi. Una distruzione creativa come direbbe il nostro affabile futuro ex-premier. Facendo un balzo millenario e cercando di immaginare una soluzione al fenomeno si potrebbe anteporre alla rigidissima e ‘sacra’ struttura gerarchica del globalismo neo-liberista una struttura reticolare. Unità produttive atomiche (piccolissime) non autarchiche ma cooperanti, basate sulle energie rinnovabili, autoproduzione per quanto possibile e Bitcoin come moneta. Vale a dire, giocare con regole proprie e non sottostare a quelle dei neo-liberisti. Se giochi con le loro regole perdi sempre.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria