venerdì 22 Novembre 2024

La spericolata politica estera della Turchia per tornare un impero

Dallo scoppio della guerra in Ucraina fino ad oggi una delle poche certezze che sono emerse dal conflitto è che il contrasto tra Russia e Occidente appare al momento difficilmente sanabile. In questo contesto di instabilità e tensione, uno dei pochi Paesi in grado di portare avanti una politica indipendente nei confronti di Russia e Ucraina è stata la Turchia. Alla mediazione di Ankara si deve infatti l'accordo tra i due belligeranti relativo allo sblocco dei porti ucraini, che ha permesso di far ripartire le esportazioni di grano da cui dipendono numerosi Paesi mediorientali, i quali coprono ...

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5 Commenti

  1. …. Comunque, a prescindere da come possiamo vedere la figura di ERDOGAN, tanto di cappello per la TURCHIA sta crescendo. In una decina di anni si è visto una sviluppo che noi ce lo sognamo.

  2. Non mi sembra che i turchi stiano facendo nulla di più di quello che gli Usa hanno fatto negli ultimi 2 secoli. Inoltre con i dittatori le democrazie occidentali sono sempre andate d’amore e d’accordo.

  3. Per essere più esaustiva all’analisi manca l’aspetto dei rapporti con l’Italia: dalla cattura di Ocalan con il beneplacito del governo D’Alema, che fu un’infamia di quel governo anche se non la più grave, fino alla penetrazione turca in Libia, (quasi l’inizio di una nemesi della guerra italo-turca del 1911).

    • Hai ragione Adalberto, avrei potuto inserire anche un parte sull’Italia che può’ sempre risultare interessante per i lettori. Lo terrò’ a mente per i prossimi articoli. Grazie per sostenere l’Indipendente.
      Enrico

  4. Certo nessuno dei governanti, compreso Erdogan, è un santo. Fare gli interessi dello stato che si guida e del relativo popolo dovrebbe essere la garanzia di mantenere il potere. Le cosiddette democrazie occidentali sono riuscite per prime a disconnettere i due fattori; bene comune e privilegi di chi guida la nazione. Rimane da comprendere quanto questa situazione riuscirà a perdurare.

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