È arrivata a una svolta l’inchiesta sui pestaggi al carcere di Ivrea, dove dietro i muri dell’infermeria almeno per due anni hanno coperto percosse e umiliazioni compiuti dagli agenti nei confronti di diversi detenuti. Finora erano stati solo loro, con le testimonianze, a far uscire allo scoperto il trattamento che ricevevano, mentre i verbali falsificati provavano a sviare le indagini. Ora invece anche la magistratura ha individuato delle responsabilità nei 25 indagati che nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso a comparire per essere interrogati. Tra loro ci sono agenti di polizia penitenziaria e medici, – difesi dagli avvocati Celere Spaziante ed Enrico Calabrese – alcuni ancora in servizio nel carcere eporediese, altri nel frattempo trasferiti.